“A Bari arriveranno 19 nuovi poliziotti entro la fine del mese. E altri uomini e donne in divisa saranno destinati alla città e alla regione grazie al piano di assunzioni straordinario che ho seguito personalmente”.
Parole che arrivano direttamente dal Viminale dal Vicepremier Matteo Salvini.
Se da una parte l’ex Ministro Marco Minniti aveva spostato gli agenti in città per coprire una emergenza dettata da fatti di sangue, figli di una lotta tra clan mafiosi, dall’altra Salvini ha ricordato di aver “promesso (e ho mantenuto) di mandare 75 unità del gruppo interforze da 100 agenti e che operava su Bitonto. Il tutto era avvenuto su proposta del prefetto di Bari. L’avevo annunciato il 6 agosto scorso e lo spostamento era diventato realtà il 9 agosto, con l’obiettivo di controllare i quartieri Libertà, Murat e Japigia”.
E ha continuato: “Prendo atto che i sindaci di sinistra, dal Veneto fino alla Puglia, chiedono aiuto al sottoscritto dopo anni di sciagurate politiche targate Pd: è mio dovere rispondere a tutti, anche a loro, per dimostrare che passiamo dalle parole ai fatti”.
Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha subito avuto dei dubbi in merito alla veridicità delle parole del leader della Lega, chiedendo “Se sostituiranno gli uomini oggi dislocati al Centro di permanenza per il rimpatrio”.
Potrebbe essere, dunque, l’ennesimo spostamento fatto passare per rinforzo.
In tutto ciò, noi rimaniamo dimenticati e sguarniti.
Bitonto risulta, indubbiamente, ancora bisognosa di un numero proporzionale di forze dell’ordine rispetto all’estensione del territorio.
Michele Abbaticchio il 17 agosto aveva minacciato di lasciare al ministro la fascia tricolore se non ci avesse ascoltati, presi in considerazione.
E se il fine ultimo del Ministro sarà (sempre se lo sa, eh) potenziare il Commissariato, facendolo passare da II a I livello, che lo dica apertis verbis, proprio in quel famoso vertice della sicurezza che aveva promesso.