Lo sport più difficile – alcuni giorni più affascinante, altri più duro – è vivere.
A maggior ragione se per sorte si è costretti a passare perduti le ore nel labirinto della mente senza conoscere via d’uscita.
Così, respirare calcio può servire per imparare che, anche quando tutto rema contro, si può anche vincere.
Grande festa, dunque, per gli operatori e gli utenti del Centro Diurno “Anthropos” di Bitonto, che venerdì scorso hanno passato un pomeriggio intenso di emozioni allo stadio San Nicola, ospiti del Bari Fc.
La società biancorossa, presidente Gianluca Paparesta in testa, da sempre è particolarmente attenta alla ricaduta sociale che possono avere questi gesti di umana condivisione.
Così, visita allo scrigno ideato da Renzo Piano, foto nella sala stampa dedicata a quel talento troppo presto volato via che fu Gianluca Guido, selfie con l’ex direttore di gara figlio d’arte e, infine, partita non molto esaltante col Crotone.
Non prima d’aver gioito vedendo i galletti riscaldarsi indossando la casacca dell’A.n.p.i.s., l’Associazione Nazionale Polisportive per l’Integrazione Sociale e la lotta alla marginalità in diversi settori dello svantaggio psicosociale.
Insomma, una giornata indimenticabile per tutti, ragazzi ospiti e calciatori tutti, che avranno dedicato pur solo un attimo fugace, ma importante alla riflessione su tematiche sì scottanti, che fanno parte della vita di tutti i giorni.