I beni
confiscati alla criminalità? In comodato d’uso gratuito per finalità
sociali.
L’idea
arriva dalla giunta comunale, che nei giorni scorsi ha dato il disco
verde alle linee guida e ai criteri per l’assegnazione dei due
immobili un tempo in mano ai vertici criminali cittadini ma adesso a
disposizione del patrimonio nostrano: uno situato a Bitonto in via
Muciaccia, e l’altro a Mariotto in via Piccinni.
E che
adesso da Palazzo Gentile vogliono affidare alle associazioni tramite
apposito avviso pubblico. Con determinati “paletti”.
Il
primo: privilegiare progettualità,
da esperire nei medesimi locali,che
rispondano ai bisogni emergenti del territorio comunale, secondo le
priorità, per le persone
diversamente abili; giovani, anziani, attività sociali in senso
ampio al servizio del territorio, immigrati.
Le
proposte e le istanze saranno valutate da una Commissione ad hoc, che
nella scelta dovrà tener
conto dell’idoneità della struttura organizzativa all’attuazione
della proposta progettuale, nonché dell’eventuale esperienza
maturata dal richiedente concessionario nella conduzione di attività
similari.
Il
secondo: riconoscere il diritto di preferenza, a parità di merito,
agli enti richiedenti aventi sede legale nel Comune di Bitonto nonché
ad iniziative presentate in modo associato.
Il
terzo: subordinare, per
eliminare il rischio di infiltrazione da parte della criminalità
organizzata nelle compagini sociali che assumeranno in
gestione i beni confiscati, la concessione del bene all’acquisizione
di informazioni da parte dell’Ufficio territoriale del governo
competente.
E
ancora: prevedere
l’assegnazione degli immobili, a titolo gratuito, per un periodo da
stabilire a seconda della destinazione d’uso del bene trasferito al
Comune, e rinnovabile una sola volta. È possibile, in tal senso, che
la concessione duri non più di 20 anni, periodo utile per consentire
al nuovo gestore di effettuare, eventualmente, interventi di
ristrutturazione dell’immobile.
A
sua volta, poi, il nuovo concessionario del bene dovrà trasmettere,
ogni inizio anno, una relazione dettagliata sull’attività svolta
nell’anno appena precedente.
Inserire
nel materiale divulgativo relativo ad ogni attività posta in essere
lo stemma del Comune di Bitonto.
Esporre,
nei beni concessi, una targa sulla quale dovrà essere apposta, la
dicitura: “Bene
confiscato alla criminalità organizzata, acquisito al patrimonio
indisponibile del Comune di Bitonto”.
Da
Palazzo Gentile, assicurano, infine, che i tempi della stesura
dell’avviso pubblico saranno brevi.