La scelta degli studenti ammessi al progetto viene effettuata attraverso regolari elezioni tenute nei singoli Istituti Superiori del territorio pugliese, al fine di coinvolgere in maniera capillare la popolazione scolastica e renderla partecipe di questa iniziativa.
“Quali sono le mie aspettative? Non credo di avere delle aspettative, credo di avere delle certezze – l’intervento del bitontino -.
Quando mi sono candidato ero titubante, altri ci avevano provato prima di me, fallendo nella mirabile impresa, mi sono messo in gioco quasi rassegnato all’eventualità che non ce l’avrei mai fatta, ma con una convinzione, che, se davvero ci fossi riuscito, avrei fatto qualunque cosa fosse in mio potere per cambiare le cose tramite questa istituzione. Per il primo anno da “osservatori” vivremo un percorso di formazione politica e costituzionale, mediante cui attueremo nel secondo anno, da protagonisti consapevoli, quanto appreso, al fine di avanzare proposte di legge riguardanti questioni sensibili delle realtà studentesche e sociali in cui viviamo. Sono onorato di dar voce alla comunità studentesca: sarà nostro compito portare le principali istanze, nella speranza di poter ripagare al meglio la fiducia ricevuta e cercare al massimo delle nostre potenzialità di incidere un lieve solco nella storia del domani.
Dopo 4 anni da liceale e 2 anni spesi al servizio degli studenti come Rappresentante d’Istituto, posso confermare che il sistema scolastico italiano ha necessariamente bisogno di un drastico cambiamento, esige una rivoluzione come mai si era vista dal 68, guidata dalla nostra voce, dalla voce di noi studenti.
Le scuole, le nostre scuole sono dimenticate ormai da anni: mancati finanziamenti, ambienti scolastici di prima necessita inagibili, infrastrutture abbandonate a loro stesse, sistemi di riscaldamento che cadono a pezzi, il dilagante bigottismo, la perdita dei valori essenziali della scuola quali insegnamento e passione in virtù di scherno e pregiudizio sono solo alcuni dei gravi problemi di questo sistema, di cui mi faccio portavoce oggi in questa sede.
Ho davvero intenzione tramite questa imperdibile opportunità di fare la differenza e so di poterla fare perché oggi, signora presidente, quelli che vede seduti qui, su questi banchi istituzionali, e su questo credo che tutti conveniate con me, non sono i vecchi e soliti politici, di cui è succube la nostra amata res publica ormai da secoli, ma sono giovani, più che mai consapevoli del proprio cammino, artefici del proprio futuro, pronti a cambiare il mondo se necessario, pronti a prendere in mano il proprio destino, la propria amata scuola e a generare quel cambiamento di cui tutti oggi abbiamo urgentemente bisogno, di dare vita a quella scuola del cambiamento che tutti nel profondo desideriamo. Ecco perché dico di non avere aspettative, io ho delle certezze, io so che tramite questo mandato biennale con meno parole e più azione noi possiamo davvero fare tanto. Facciamo sì, pertanto, che assieme a questo nuovo parlamento giovanile oggi si insedi il futuro, l’inizio di uno nuovo inizio.
Concludo, citando lo storico Presidente della Repubblica Sandro Pertini: “Bisogna che la Repubblica sia giusta e incorrotta, forte e umana: forte con tutti i colpevoli, umana con i deboli e i diseredati. Così l’hanno voluta coloro che la conquistarono dopo venti anni di lotta contro il fascismo e due anni di guerra di liberazione”.
E, aggiungo io, così noi giovani la vogliamo oggi in virtù di un domani più giusto e sicuramente bellissimo.”
Del bitontino anche la proposta, approvata all’unanimità, di formulare un documento, intitolato “la voce degli studenti”, sul quale riportare tutte le problematiche infrastrutturali delle scuole per Ente Regionale, cofirmato da tutti i consiglieri.
Il documento, che verrà formulato entro gennaio 2023, rappresenta la prima azione esecutiva del Consiglio Regionale Giovanile e, una volta ultimato, verrà consegnato ufficialmente all’Ente Regionale di competenza che provvederà alla risoluzione delle problematiche denunciate.