La
difesa dell’olio extravergine d’oliva dalle contraffazioni straniere, la
valorizzazione dell’oro della nostra terra e le prospettive di sviluppo future
di un comparto, quello olivicolo appunto, ancora di fondamentale importanza
nell’economia italiana e soprattutto meridionale.
Saranno
questi i cavalli di battaglia che Gennaro Sicolo, presidente del Consorzio
Nazionale Olivicoltori, porterà a Marsiglia nel 41^ incontro del Comitato
Consultivo internazionale dell’Olio d’oliva.
Sicolo,
infatti, nei giorni scorsi è diventato membro ufficiale del Comitato Oleicolo
Internazionale, il più importante organo giuridico a livello mondiale del
settore.
Un
premio importante, un onore dopo anni di grandi battaglie, ma anche un onere per quelle
che restano da combattere.
Proprio
in questi giorni, dunque, in Francia si riuniscono, provenienti da tutto il
pianeta (Europa, Usa, Egitto, Marocco, Argentina, Australia, Iran tra gli altri
etc) tutti i vertici del settore – dalla produzione, alla trasformazione, dalla
distribuzione al consumo – che cercheranno di trovare soluzioni efficaci e
condivise per risolvere i numerosi problemi che affliggono l’olivicoltura.
Naturalmente,
Gennaro Sicolo cercherà di portare avanti le lotte sull’etichettatura e la
qualità dell’olio extravergine d’oliva italiano, seriamente messo in difficoltà
dalla concorrenza sleale di paesi come Grecia, Marocco, Spagna.
“In
questo grande consesso mondiale cercheremo di far valere le ragioni dei nostri
produttori e del nostro olio, certamente il migliore per qualità su tutto il
pianeta – spiega il Presidente del Cno -. Proveremo a strappare condizioni
favorevoli che consentano all’olio d’oliva italiano di competere nonostante la
concorrenza sleale di altri paesi, che usano materiale di scarto e manodopera
sottopagata per confezionare un prodotto certamente scadente ma più appetibile
economicamente in un momento di crisi come questo”.