Nell’est Europa, il Parlamento di Budapest ospita al suo interno una mostra nazionale, che custodisce preziose opere d’arte e reperti archeologici (arazzi, sculture, dipinti, statue, bassorilievi, manoscritti), tra cui primeggia la Sacra Corona di Santo Stefano con le pregevoli effige dei Santi Medici donata da Papa Silvestro II all’imperatore Michele Dukas nell’XI sec, che dal popolo ungherese è venerata come reliquia.
Il 6 luglio scorso nello splendido e prestigioso scenario nella sala della Cupola il teologo prof. Giuseppe Cannito ha portato i cordiali saluti di mons. Alberto D’Urso vicario episcopale territoriale e di don Vito Piccinonna nuovo rettore della Basilica Pontificia dei SS. Medici, il teologo ha visto con gioia la mostra sulla storia cristiana del popolo ungherese, tra cui, nel vedere con stupore la Sacra Corona di Santo Stefano, unica al mondo per la sua originalità. Essa è il più antico simbolo del diritto sovrano ungherese, è un affascinante lavoro di assemblaggio orafo che la rende un pezzo morfologicamente unico al mondo, anche per la qualità artistica. Si compone di due parti distinte, la parte inferiore composta da una fascia d’oro piegata a cerchio e coronata da elementi di manufatto di oreficeria bizantina, che contiene il Cristo Pantocrator, gli arcangeli San Michele e San Gabriele a mezzo busto, i quali volgono a Cristo gli occhi in atto di custodi, seguono i Santi guerrieri di San Giorgio e San Demetrio, i quali sono i difensori di Cristo e la Madonna che troneggia sui Santi. Sulla fascia superiore nelle placchette d’oro tra le pietre preziose incastonate a griffe troviamo gli apostoli testimoni del vangelo di Gesù, con le affascinanti incisioni artistiche dei gloriosi Santi Cosma e Damiano, simbolo del loro potere taumaturgico.
Per cementare il gemellaggio religioso e per arricchire la mostra storica nazionale ungherese, il teologo a nome del rettore don Vito Piccinonna ha donato due pregevoli volumi: uno mariano e l’altro mediceo sulla storia, sul culto, sui miracoli e sull’iconografia seguiti da alcune pregevoli immagini votive dell’Immacolata Concezione e dei SS. Medici di Bitonto (Italia) venerate con un culto speciale dai cristiani nella Basilica Pontificia, esse il 6 agosto 2014 furono donate dal prof. Giuseppe Cannito presidente della gloriosa Arciconfraternita Immacolata Concezione a Papa Francesco durante l’Udienza Generale nell’Aula Paolo VI in Vaticano.
Oggi la Basilica Pontificia dei SS. Medici è meta di numerosissimi pellegrinaggi, ed è oggetto continuo di ammirazione da parte di tutti i suoi visitatori, anche dai cristiani che provengono dall’est Europa. Infatti è diventata un luogo di culto e di ricarica spirituale definita la “Clinica dello Spirito e del Corpo” da mons. Francesco Cacucci arcivescovo metropolita di Bari-Bitonto. Basti pensare che in questi ultimi anni ci sono state diverse iniziative ecumeniche con particolari risonanze storiche medianti gemellaggi religiosi instaurati dal ex rettore mons. Francesco Savino vescovo di Cassano all’Ionio, tra cui, riportiamo: la visita ecclesiastica di Sua Beatitudine Pimen eminenza metropolita per l’est l’Europa della chiesa ortodossa, e la visita storica del Patriarca Stefan del Patriarcato ortodosso macedone di Skopje (città nativa della beata Madre Teresa di Calcutta) in occasione della fine del pontificato di Papa Benedetto XVI, il tutto mediante l’antico rito greco-bizantino del bacio alle sacre reliquie dei SS. Medici nella cripta pontificia, come segno di fratellanza spirituale fra le due chiese sorelle.