Dal consigliere comunale Francesco Paolo Ricci (Pd) riceviamo e pubblichiamo.
“Finalmente Amministrazione Comunale e Asv si sono rese conto delle condizioni in cui versa la città, impegnandosi a garantire lavori straordinari di pulizia e lavaggio delle strade e dei cassonetti anche nelle frazioni.
Un intervento da me ripetutamente sollecitato (anche nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale che ha sancito l’aumento di imposte e tasse locali, nonostante il voto contrario dell’opposizione) stante la situazione di degrado, sotto gli occhi di tutti, di strade, piazze e marciapiedi (e non solo).
Spesso, qualche esponente della maggioranza tenta di far passare come meri attacchi strumentali e demagogici, ciò che invece è il voler porre al centro dell’attenzione reali problemi su cui questa amministrazione spesso latita. Dinanzi anche alle pressanti sollecitazioni e proteste di cittadini, commercianti, associazioni di categoria, questa volta non si è più potuto fare a meno di correre ai ripari (spero non sia troppo tardi) tentando di rimediare ad una situazione al limite delle condizioni igienico – sanitarie.
Lo stesso nuovo Amministratore Unico dell’Asv, che, per la verità, si è dichiarato disponibile ad un incontro con esponenti della minoranza, fu da me sollecitato in tempi non sospetti e poco prima del periodo estivo.
Mi domando, però: ma che fine ha fatto la nuova società costituita fra i cinque comuni (Terlizzi, Bitonto, Giovinazzo, Molfetta e Corato) che dovrebbe sostituire (nella nostra città) l’ASV nel servizio; che senso ha avuto, lo scorso anno, accelerare l’approvazione in Consiglio di atti, statuti etc. del nuovo soggetto giuridico se fino a questo momento le cose sono rimaste del tutto inalterate e l’ASV continua a gestire il servizio senza sapere quale sarà il suo destino e quello dei suoi dipendenti?
Insieme ai consiglieri della minoranza continuerò nell’opera di sensibilizzazione e sollecitazione per la risoluzione dei problemi della città e delle frazioni, non facendo mai mancare suggerimenti e proposte per il bene e la crescita della nostra comunità a prescindere da schemi politici, appartenenze e ruoli fuori ed all’interno del Consiglio.
Alla maggioranza sta a saperne cogliere l’opportunità, senza riserve mentali, accettando il confronto anche se ciò significa riconoscere i propri ritardi e le proprie inerzie”.