Scoppia la polemica sulla fiera Santi Medici e sul mercato settimanale a Bitonto. L’associazione di categoria Casambulanti dice no alla loro localizzazione in periferia e chiede un trasferimento nel centro urbano. Il Comune, nella persona di Cosimo Bonasia nonché neo assessore con delega alla promozione dello sviluppo economico delle fiere e dei mercati, risponde: «La conferma della nuova locazione in via Lazzati della fiera di ottobre è arrivata, a marzo, dal documento strategico del commercio. Pur volendola rispostare in centro, non ci sarebbero i tempi necessari per una buona progettazione ed organizzazione della stessa». Non manca, però, nelle sue parole una possibilità di accogliere le richieste degli ambulanti. «Potremmo considerare questa edizione come una sorta di verifica ulteriore -ha precisato-, magari confermerebbe la bontà del trasferimento della fiera in caso positivo, diversamente riaprirebbe la discussione». Questa sperimentazione si è verificata, infatti, già l’anno scorso e avrebbe portato, in realtà, i suoi frutti. Dopo lo stop della pandemia del Coronavirus, le bancarelle sono state disposte non più nelle postazioni tradizionali ma nella zona artigianale, luogo ritenuto sicuro e con più vie di fuga. Una parte degli ambulanti non ha partecipato, allora, a quest’ultima edizione della fiera in segno di dissenso: il problema principale continuerebbe ad essere anche oggi il calo di affluenza della gente e dunque della possibilità di guadagno. Ma la rinuncia pare sia costata cara perché gli stessi rischierebbero di perdere il loro diritto di “anzianità” per gli stalli e potrebbero vederseli soffiare da chi, magari, l’anno scorso ha partecipato per la prima volta alla fiera. Per alcuni è stata, insomma, una sperimentazione flop che non si sarebbe dovuta riproporre, per l’amministrazione comunale, invece, il bilancio non è stato negativo. «Abbiamo registrato -ha aggiunto l’assessore Bonasia- risultati positivissimi. Contrariamente a quanto asseriscono i rappresentanti sindacali, in questi giorni sono stato contattato da loro iscritti che mi chiedevano come e quando fare la domanda di partecipazione alla fiera». Parole che fanno riflettere. Sempre a fronte dell’incontro di luglio, «c’è chi vuole distruggere la storia, le tradizioni, la memoria, barricandosi dietro il fantomatico rispetto della legge -ha dichiarato Gala-. Bitontini vi aspettiamo nei paesi limitrofi dove gli ambulanti sono accolti con rispetto e dignità nelle piazze del centro». Oggi, però, gli animi sembrano essersi placati. «Penso che parteciperemo alla fiera -ha precisato- e vedremo come andrà, purtroppo non c’è un indirizzo unico tra gli ambulanti. Chiediamo solo di fare un provvedimento di giunta che possa sorpassare le decisioni del piano di protezione civile, sempre nell’interesse della città». Per il mercato del martedì la situazione sarebbe diversa. «Abbiamo richiesto di spostarlo dalla zona 167 in centro -ha concluso Gala- e un suo accorpamento, ovvero una riduzione di quattrocento o massimo cinquecento metri visto che, stando a un nostro sondaggio, ci sarebbero circa cinquanta ambulanti in meno». «Ho già chiesto agli uffici di fare censimento puntuale degli stalli occupati -ha chiarito Bonasia- e di verificare la fattibilità di accorpamento e compattazione del mercato». Al vaglio anche la seconda proposta. «Stiamo verificando la fattibilità di un eventuale spostamento in una zona più centrale del mercato -ha aggiunto- ma questo dipende dal numero dei mercatali che da una prima verifica risulta di gran lunga superiore a quello dichiarato da Casambulanti». Ma non è tutto. «Nei prossimi giorni incontreremo – ha concluso Bonasia–anche i mercatali iscritti in altre associazioni di categoria».