In
occasione delle feste patronali, la città si tinge d’azzurro ricordando il
colore mariano per eccellenza. Le edicole votive raffiguranti l’Immacolata
saranno il tema della visita guidata all’interno del centro storico. Lunedì 18, il
dott. Antonio Sicolo accompagnerà i visitatori in un percorso storico-artistico,
devozionale e demologico a partire dalle ore 17.30. La partenza è prevista da
Porta Baresana, dov’è collocata la predella dei santi patroni.
Il
vasto programma delle festività patronali 2015 prevede, oltre alle tradizionali
manifestazioni liturgiche, pirotecniche e alle attrattive luminarie, la
valorizzazione del nostro patrimonio artistico. Non c’è migliore occasione per
la città se non un momento particolare che richiama la sua storia.
«Ripercorrere le tappe storiche che hanno
sancito il patrocinio dell’Immacolata –ci ha spiegato il dott. Sicolo,
componente del Comitato Feste patronali- significa
raccontare una parte molto importante della storia locale. Mediante la disamina
delle singole edicole votive (sculture, dipinti, affreschi e ramini) i visitatori
potranno comprendere meglio il fenomeno devozionale mariano, che
contraddistingue la nostra città».
La
visita guidata, che si terrà all’interno del centro storico, partirà da Porta
Baresana e proseguirà con un determinato criterio.
«Tra le edicole votive più datate saranno
presentate quelle di via Saponieri (Arco De Ilderis), l’interessante Immacolata
con attributi iconografici di via San Rocco e l’analogo soggetto di via San
Luca».
Le
singole testimonianze edicolari saranno addobbate con caratteristiche luminarie
della ditta Faniuolo di Putignano, richiamanti il clima delle feste patronali.
«Il percorso si concluderà nella chiesa di
Santa Maria della Porta –comunemente conosciuta come Santa Rita- dove verrà presentata l’icona della Vergine realizzata
dall’artista Michele Martucci per conto della Delegazione bitontina dei
Cavalieri del Santo Sepolcro. Seguirà il concerto “Voglio cantare la Madre di
Dio” eseguito dal gruppo “Re Pambanelle” diretto da Tina Masciale».