Non cambia linea il Comune di Modugno sul fronte ex Om Carrelli. Dopo l’incontro in regione di venerdì scorso, ieri c’è stato il nuovo consiglio comunale in cui, tra gli altri punti all’ordine del giorno, c’è stata la discussione sull’affidamento gratuito del capannone alla Selectika, unico investitore ancora in gioco che, ricordiamo, vuole realizzare nel sito di viale delle Ortensie 33 un sito per la raccolta e il riciclaggio di carta, plastica e vetro. Propone inoltre di assumere 128 tra i 165 lavoratori ex Om. 64 saranno a tempo indeterminato e 64 a tempo determinato e part-time.
Rimangono quindi fuori 37 lavoratori. Ed è questo uno dei motivi dell’opposizione dell’amministrazione Magrone alla cessione dello stabile. Come più volte ha spiegato il primo cittadino modugnese, anche nel consiglio di ieri, la cessione ci sarà solo a patto dell’assunzione immediata di tutti i 165 lavoratori.
Una posizione che a primo impatto potrebbe sembrare illogica. Ma Nicola Magrone e la sua giunta temono di ritrovarsi davanti ad un nuovo caso “Tua Industries”, l’azienda che avrebbe dovuto portare avanti la reindustrializzazione dell’area, fabbricando auto elettriche, salvo poi fallire.
«Presentata come una solida azienda americana, che avrebbe salvato le sorti dei lavoratori, è poi fallita, mentre in tv si festeggiava. Se non stiamo attenti e non siamo precisi, potrebbe accadere la stessa cosa» come ha sottolineato il sindaco, con riferimento alla presentazione in pompa magna del prototipo della macchina elettrica L7 alla Fiera del Levante 2017.
«Tutti giri di parole, ma di assunzione di operai nemmeno l’ombra. Questo è quello che noi vediamo» ha spiegato Magrone, che è scettico sulla promessa della Selectika di assumere gli operai dal 2020, quando il nuovo impianto dovrebbe andare a regime: «Questo gioco di impegnarsi nel 2020 non l’abbiamo né gradito né accettato perché non vogliamo che le aspettative dei lavoratori siano poi disattese».
La riunione della massima assise modugnese è avvenuta a poche ore da un’altra importante novità. Nella mattinata di ieri una nuova manifestazione di interesse è stata rivelata. Si tratta della Carmosino Industry, attiva nella trasformazione di rimorchi e insediata nella zona industriale di Bari-Modugno, che già a febbraio mostrò interesse al capannone, o almeno ad una sua parte, un quarto del sito. In una nota inviata Regione Puglia, Comune di Modugno, Città Metropolitana di Bari, la Carmosino ha comunicato «la disponibilità ad assumere a tempo indeterminato il numero di dipendenti in esubero, a condizione che ci venga messa a disposizione la quota parte dell’opificio».
«Riteniamo doveroso puntualizzare che la nostra è un’azienda metalmeccanica e che, come tale, è la congrua prosecuzione della OM Carrelli Elevatori» conclude la lettera. Un punto, quest’ultimo, condiviso da Magrone che, accogliendo con favore la manifestazione di interesse, esprime anche altri timori sul piano della Selectika, quello che l’impianto possa essere in realtà un nuovo inceneritore, in un territorio già segnato da altri impianti inquinanti.
Si teme, inoltre, che da parte della Selectika, utilizzando scuse relative alla gestione dei rifiuti, si possa ritardare l’assunzione dei lavoratori.
Il sindaco modugnese, inoltre, critica la proposta Selectika anche perché «non si conosce neanche il progetto, il piano industriale, il fatturato. Si dice solo che vogliono assumere non tutti e non tutti allo stesso modo. Non si conoscono criteri e modalità. Di soluzioni positive e chiare non ne ho sentite. Non sappiamo neanche del perché altri investitori siano stati ignorati».
«Non spetta a noi dire quale azienda debba prendere lo stabilimento, ma possiamo rivendicare alcune condizioni per la concessione» conclude Magrone aggiungendo: «Tutto ciò è contro il nostro modo di concepire la salvezza dei lavoratori. A che punto è la trattativa? A nessun punto. Sono tutte balle. Si vuole chiudere tutto perché, dicono, è urgente, ma per me è urgente evitare la morte, non stabilirla, ratificarla. Bisogna fare in modo che si ristabilisca il giusto equilibrio per i lavoratori».
E rispondendo all’opposizione, chiosa: «Che alternative abbiamo? Di certo non proponiamo il rinvio del funerale».
L’opposizione dal canto suo rimprovera al sindaco Magrone che la linea “O tutti o nessuno” porterà, come risultato l’opzione “nessuno”. E rimprovera anche che così, nonostante quel che si dica, il Comune di Modugno intervenga, pur non avendone titolo, nella scelta della tipologia di industria che deve realizzarsi: «Si teme un nuovo inceneritore? Perché non chiede il piano industriale?».
L’opposizione è critica anche alla luce della proposta Carmosino, dal momento che già venerdì aveva detto: «Adesso accettiamo e poi pensiamo al ricollocamento degli esclusi».
Oggi si terrà l’ennesimo incontro tra le parti, in Regione, con la Task Force Regionale su Lavoro presieduta da Leo Caroli. Un incontro che, molto probabilmente, non modificherà la situazione di stallo in cui si sta arenando nuovamente la vicenda.