C’è qualcosa che non va.
Nelle scorse ore, qualcuno che già sappiamo resterà ignoto, ha distrutto la pietra che ricopriva il parapetto della scalinata della splendida Chiesa dell’Annunziata – che la Confraternita Maria Santissima Annunziata sta provando a recuperare e salvaguardare con mille encomiabili sforzi – che già sostituiva il lastrone di pietra secolare “scomparso” tempo fa.
Prima della solita tirata moraleggiante sull’ennesimo scempio ai danni del nostro prezioso patrimonio storico-artistico, è necessario sottolineare questo aspetto.
Colui che ha compiuto l’ignobile gesto è doppiamente stolto. Perché se ha polverizzato un pezzo di storia della nostra città, ha violentato anche e soprattutto qualcosa che già era suo, in quanto parte della grande bellezza bitontina.
Sta cambiando la percezione della città in quanto spazio comune, porto franco ove ognuno, senza più alcun senso di responsabilità, può fare ciò che vuole, senza temere di incorrere in sanzioni o condanne di sorta.
È tutto inutile.
Ormai, è una battaglia perduta in partenza quella per la civiltà, a Bitonto.