Nell’ambito del percorso formativo di educazione alla
pace e alla legalità, gli studenti dell’Istituto
Comprensivo “Carmine Sylos” hanno avuto modo di partecipare ad interessanti
incontri con alcuni esponenti delle forze dell’orine, ma anche con veri e
propri esempi di vita e far così tesoro delle loro esperienze.
Il progetto è partito ufficialmente con l’appuntamento
di mercoledì 19 febbraio con il dottor Andrea
Carnimeo, responsabile del settore Perizie e Accertamenti Tecnici del
Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni e con il dottor Roberto Borraccia, agente esperto della
Polizia Postale. Gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo
grado hanno così potuto acquisire informazioni utili sull’utilizzo della rete e
sui pericoli in cui potrebbero incorrere nel caso di utilizzo improprio della
stessa.
Ad integrazione delle nozioni inerenti alla legalità è
stato dato modo ai ragazzi di prima e seconda media di conoscere una realtà
completamente diversa dalla propria, grazie all’incontro con il Missionario
Comboniano padre Ottavio Raimondo. Raccolte
in Aula Magna le classi hanno dialogato attivamente con lui, «padre qual è il posto in cui ha trovato più
sofferenza?», ha chiesto un alunno, «Tra
il Marocco e l’Algeria è stato costruito un muro di 2.400 km sorvegliato notte
e giorno dai soldati e circondato da mine antiuomo per lo più di costruzione
italiana. Quando sono stato lì sono rimasto sconvolto dalla vista dei bambini
mutilati perché in quei luoghi ci giocavano. È stata una delle esperienze più
brutte che ho vissuto, ma mi ha insegnato che la pace si costruisce solo se
diamo agli altri il meglio e se li amiamo più di noi stessi». A questo
seguirà un incontro sul tema “Pace è
bene essere” da tenersi presso la sede dei Padri Comboniani a Bari.
Entusiasta dell’iniziativa la dirigente scolastica,
prof.ssa Angela Maria Mangini, «nella nostra scuola ci sono circa 35 alunni
stranieri, provenienti da più parti del mondo e l’incontro con padre Raimondo
ha significato molto per noi, grazie al suo carisma e all’idea di pace e
condivisione che ha portato. La nostra è una scuola attiva sul territorio, che
ha spesso offerto alle famiglie dei ragazzi un supporto economico e non e che
mira a tirar su cittadini attivi », ha dichiarato.