“Basta, non ce la facciamo più. E’ un’autentica persecuzione. Ormai, non ci sentiamo più sicuri né fuori casa né dentro casa. Può succedere di tutto in qualsiasi momento. Come cittadini non ci sentiamo tutelati“.
Il grido di dolore arriva da una famiglia che in meno di ventiquattr’ore è stata fatta oggetto di due crudeli crimini.
Prima, domenica pomeriggio, la casa svaligiata dai soliti noti ignoti, poi, il giorno seguente, ha subito il furto dell’auto – peraltro, un mezzo sostitutivo dato dalla concessionaria in attesa del veicolo di proprietà in assistenza.
“Stiamo vivendo un incubo. Non si può andare avanti così. Chissà cosa ci succederà domani…“, è l’amara conclusione.