Una giornata
storica per la nostra città di Bitonto.
Con una cerimonia
durata circa due ore e quaranta minuti, ieri pomeriggio in Piazza XXVI Maggio
1734, Sua Eccellenza Francesco Cacucci,
ha ordinato Vescovo della diocesi calabrese di Cassano allo Jonio don Francesco Savino, rettore della
Basilica dei Santi Medici Cosma e Damiano.
Un evento storico
per Bitonto, che assiste nell’ultimo secolo alla nomina del terzo figlio della sua terra a Vescovo
della Chiesa cattolica, dopo Oronzo Caldarola e Cristoforo Palmieri.
Ma quella
di ieri resterà una giornata scolpita nella storia della città: in una piazza
gremita all’inverosimile, con circa quattromila persone, accolte da un’organizzazione
impeccabile ed eccellente da un punto di vista dell’ordine pubblico e della
sicurezza, si è scritta una pagina che inevitabilmente cambierà il volto di
Bitonto.
Perché Francesco Savino, per tutti don Ciccio, lascia la sua città,
difesa e amata in ogni palpito del cuore nella sua vita, e diventerà il Pastore
del gregge di Cassano allo Jonio.
La funzione religiosa
è stata presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo
della diocesi di Bari – Bitonto, assieme a Sua Eccellenza Monsignor Nunzio Galantino, Segretario Generale
della Conferenza Episcopale Italiana e predecessore di don Ciccio nella diocesi
di Cassano allo Jonio; e Sua Eccellenza Monsignor Gastone Simoni, Vescovo Emerito della diocesi di Prato, in Toscana.
Tantissime le
autorità civili, militari e religiose presenti. Ad assistere alla cerimonia di
ordinazione, infatti, erano presenti, tra gli altri, l’onorevole Francesco Cariello, il Presidente del Consiglio
Regionale, Onofrio introna, l’ex Presidente della Provincia di Bari, Francesco
Schittulli, il sindaco Michele Abbaticchio, assieme a tutta la sua Giunta,
numerosi rappresentanti del Consiglio comunale, il primo cittadino di Cassano
allo Jonio, Giovanni Papasso, assieme ai 22 sindaci di tutti i comuni della
diocesi calabrese, giunti qui a Bitonto anche accompagnati dai gonfaloni delle
loro rispettive comunità e da tanti fedeli, accorsi per salutare il loro nuovo
vescovo nei suoi primi passi. Presenti anche i vescovi delle diocesi pugliesi e
calabresi, i sacerdoti delle comunità parrocchiali di Bitonto e di numerose
chiese della diocesi di Cassano allo Jonio.
È stata una
cerimonia toccante ed emozionante, vissuta in un clima di commozione profonda,
preghiera sentita, compostezza assoluta, e partita con il lungo corteo di prelati che ha
attraversato la piazza per salire sull’altare allestito sul sagrato della
Basilica, dove per l’occasione sono state trasferite le sacre immagini dei Santi Medici Cosma e Damiano.
Al termine della liturgia della parola – la prima
lettura “Dagli atti degli Apostoli”, la seconda lettura dalla Prima lettera di
San Giovanni Apostolo; il Vangelo secondo Giovanni, con la metafora del
tralcio, della vite e della vigna, che dà buoni frutti solo se sostenuta dall’amore
e dalla fede – si è passati al momento più significativo dell’intero
pomeriggio, ovvero quello della liturgia
dell’ordinazione, con la presentazione del vescovo eletto, don Ciccio Savino,
e la lettura del mandato di ordinazione al vescovato.
«Questa
liturgia ci fa entrare più solennemente nel mistero pasquale –
ha espresso nell’omelia monsignor Cacucci –. Oggi
(rivolgendosi a don Ciccio, nb) tu sali al ruolo di successore degli apostoli,
riceverai il Vangelo, annuncialo con grandezza d’animo e generosità, cerca di
viverlo considerandolo come un servizio nella carità. Il tuo motto è “Charitas Christi urget nos”: la carità
di Cristo ci unisce, ci sospinge, ci abbraccia ed è quella che ti ha guidato
fin qui. Questa assemblea è la testimonianza di quella che è stata la tua vita
pastorale in questi anni. Il Signore ti ha scelto affinché tu possa essere
partecipe di questa unica grande carità».
«Quando il divino vignaiolo vede che
la vite porta frutta, la pota e li sparge per il mondo – ha continuato l’arcivescovo
di Bari – Bitonto –. Nulla appartiene a
noi, perché solo al Signore appartiene il gregge e a noi tocca solo
accompagnarlo. Ora il Signore ti chiede di amare con tutte le tue forze la nuova
comunità e agli uomini e alle donne di Cassano allo Jonio di amare Padre
Francesco e di seguirlo nella obbedienza della fede e nella docilità».
«Il compito di
un pastore dura anche dopo la vita – ha concluso Cacucci –. Il tuo eterno gaudio sarà la guida verso la salvezza».
Al termine dell’omelia, i momenti più
toccanti: gli impegni del vescovo eletto; le litanie dei santi, con don Ciccio
che si prostra a terra sull’altare, su un tappeto, dinanzi a monsignor Cacucci;
il rito dell’imposizione delle mani sul capo di don Ciccio da parte di Cacucci e di tutti i vescovi presenti; il
rito dell’imposizione del Vangelo sul capo del vescovo eletto e la preghiera di ordinazione. Ed ancora, l’unzione crismale sul capo dell’ordinato,
la consegna del libro dei Vangeli,
dell’anello nel dito anulare della
mano destra, della mitra e del pastorale.
Sono gli ultimi atti della
consacrazione episcopale. Don Ciccio, diventato così ufficialmente Vescovo,
affianca i celebranti per la liturgia dell’eucarestia. A conclusione, con l’inno
del Te Deum, il nuovo vescovo, con
la mitra ed il pastorale, è passato tra la folla festante per la benedizione e
per ricevere il primo grande abbraccio dalle sue due comunità, quella bitontina
e quella calabrese. E poi conclusione della cerimonia con il primo discorso da
neo eletto Pastore e l’omaggio del sindaco Abbaticchio.
Bitonto ha così finalmente il suo Vescovo. Ma
per i bitontini Sua Eccellenza Francesco Savino resterà per sempre don Ciccio.