Dall’Associazione di Tutela, Ambiente e Salute COLIBRÌ riceviamo e pubblichiamo.
“L’Associazione di Tutela, Ambiente e Salute COLIBRÌ ha
promosso due petizioni popolari su temi ambientali che riguardano: la prima, il problema delle discariche nel nostro
territorio e la seconda, il fenomeno dell’abbandono di rifiuti contenenti
amianto.
Infatti, ai sensi dell’Art. 42 dello Statuto, si chiede al
Consiglio Comunale di abrogare dalle N.T.A. del PRG, e precisamente dall’Art.
22.1C), la norma che consente di insediare nelle Zone E1 (Verde agricolo)
impianti di trattamento di rifiuti solidi, compresi i rifiuti solidi urbani (RSU),
nelle cave dismesse. In questo caso, abbiamo messo in evidenza che questa norma
è presente non nell’Art. 22.1a) che riguarda le attività estrattive, ma paradossalmente
con quelle che regolano gli insediamenti agroturistici.
Come se discariche e attività agricole e agroturistiche
fossero tra loro compatibili. In totale spregio ad un auspicabile e sano
rapporto tra città e campagna.
Per altro, la realizzazione di nuove discariche è in
distonia sia con le disposizioni comunitarie che prevedono il superamento
dell’uso delle discariche, sia con l’orientamento della Regione Puglia che
vede, con la costituzione degli ARO, la Puglia avviarsi concretamente alle
strategie a Rifiuti Zero.
Con la seconda sottoscrizione, si chiede invece alla Regione
Puglia, di emanare il Piano Regionale Amianto Puglia (PRAP) che dovrebbe
contenere norme di semplificazione per le piccole bonifiche, così come da tempo
si fa in altre regioni italiane, abbattendo i costi di smaltimento attraverso
razionali economie di scala rispettose delle regole e delle Leggi dello Stato e
una standardizzazione delle procedure.
Queste norme sarebbero molto utili per innescare
comportamenti corretti e virtuosi, alternativi all’irrazionale e pericoloso
fenomeno dell’abbandono indiscriminato delle strutture in fibre di amianto, in ogni luogo delle nostre campagne.
Fenomeno,
purtroppo, che riguarda anche altri comuni contermini al nostro a cominciare da
Bari.
La raccolta delle firme, iniziata sabato sera in Piazza San
Pio e proseguita domenica scorsa in Palombaio, proseguirà nei giorni 18, 19 e
26 aprile in Piazza Moro, a Mariotto e nella zona antistante la Villa comunale.
Dettagli ulteriori al riguardo saranno diffusi nei prossimi
giorni.
Invitiamo
pertanto i singoli cittadini, le Associazioni e altre forme aggregative sensibili
ai temi della tutela del territorio e della salute pubblica, ad unirsi a noi in
questa azione di difesa del più importante patrimonio comune che chiamiamo Ambiente”.