Non si ferma la battaglia legale tra la Provincia di Bari e la Fer.Live s.r.l.,
l’azienda intenzionata a realizzare nell’agro di Bitonto, e precisamente in Contrada
Colaianni, una piattaforma integrata per il trattamento e recupero di metalli
da rifiuti con annessa discarica.
Una battaglia che prosegue da mesi, sin da
quando, nel marzo scorso, la Provincia negò alla società, dopo l’iniziale
parere positivo concesso nel 2011, l’Autorizzazione Integrata Ambientale,
esprimendo perplessità a causa dei possibili pericoli per l’ambiente.
La notizia fu accolta con giubilo dall’amministrazione comunale e dai
consiglieri comunali, alcuni dei quali sottoscrissero una proposta di delibera
per evitare “un nuovo atto di aggressione
al territorio rurale” e per “dichiarare
l’intero territorio del Comune di Bitonto non utilizzabile in alcuna delle sua
parti per l’insediamento di nuovi impianti o nuove realizzazioni per il
trattamento, lo stoccaggio, sia permanente che temporaneo, di qualsivoglia
rifiuto inquinante”.
“La zona non è pianeggiante ed è vicina a
corsi d’acqua” sostenne all’epoca il consigliere socialista Francesco
Mundo, tra i firmatari della proposta, presentata in consiglio nella seduta del
12 febbraio.
Contro la società si mossero anche l’Arpa e il Comune, con il
proprio parere contrario espresso in una delibera di giunta a firma del
dimissionario dirigente comunale Vincenzo Turturro.
La discordanza dei due pareri ha, tuttavia, spinto la società a ricorrere al
Tar, contro Provincia, Comune e Arpa.
Domani il Tribunale Amministrativo
regionale valuterà la questione.
Intanto, tra le forze politiche bitontine c’è già chi promette battaglia. In
particolare, il Partito socialista che, in un documento, spiega tutte le
ragioni del proprio dissenso verso l’insediamento di un’ulteriore discarica.
“I bitontini non sono più disponibili a subire
ulteriori danni all’ambiente ed altri rischi per la salute. No alla discarica Fer.Live in contrada
Colaianni” si legge nel documento diffuso e firmato da Psi e Federazione
Giovani Socialisti.
Una messaggio che fa seguito ad una lista delle discariche
già presenti nelle campagne della nostra città: le discariche controllate di
via Giovinazzo e Contrada Pietra Grossa, quella dismessa ubicata in Contrada
San Pietro Pago, in territorio di Giovinazzo, ma ai confini con Bitonto, quella
dei rifiuti speciali in Via Molfetta e, infine, la discarica abusiva in
Contrada Balice.
“Per ridurre le discariche è necessario
anche essere corretti e rispettosi delle regole. Regole che abbiamo condiviso
anche in sede Europea. Proprio all’Europa siamo tenuti a dar conto della
mancata bonifica dei siti inquinati, che potrebbe far scattare, ai danni del
nostro paese, pesantissime sanzioni. La presenza sul nostro territorio comunale
di queste criticità ed anche di situazioni analoghe nelle immediate vicinanze,
ci impongono una presa di coscienza risoluta e non più procrastinabile”
dichiarano la segreteria politica e i consiglieri del Partito Socialista, nel
comunicato stampa indirizzato a tutte le testate giornalistiche locali.
Ed
aggiungono: “Il corretto smaltimento dei
rifiuti deve iniziare nelle nostre case con la raccolta differenziata e deve
proseguire in tutte le attività economiche che danno origine ai rifiuti
speciali sia pericolosi, sia non pericolosi. E’ necessario comprendere che le
“furbizie” attuate da singoli o da gruppi d’interesse, ad ogni
livello, in danno all’ambiente, si risolvono sempre in danno di tutti”.