La
novità è davvero notevole. A portata (anche) di smartphone e
tablet.
Da
ieri, infatti, la richiesta di occupazione di suolo pubblico,
affissione di manifesti o messaggi pubblicitari, installazione di
passi carrabili, si può fare per via telematica, dicendo addio alle lunghe code e interminabili attese.
Basta
andare sul sito del Comune (http://www.comune.bitonto.ba.it/,
oppure cliccare sul linkhttp://bitonto.servizilocalispa.it/EDGT/Edgt_AccessManager/PublicDir/CoverPage.aspx),
e
il gioco è fatto. Il cittadino (o l’impresa o il delegato) compila
l’apposita richiesta – con tanto di firma digitale remota – e
attende il rilascio dei pareri degli uffici competenti che, una volta
dato il semaforo verde, inseriscono la denuncia del calcolo del
tributo. A questo punto, allora, avviene il relativo pagamento e il
rilascio della
certificazione.
Tutto
grazie ai potenti mezzi di “Bitonto
digitale”,
il portale che dopo aver iniziato il percorso di materializzazione
sui tributi “maggiori” (dati catastali e tributari dei
contribuenti, calcolare – attraverso un simulatore – l’Imu e la
Tasi, generando e stampando i relativi modelli F24), ha spostato la
sua attenzione su quelli “minori”, per la grande gioia della
polizia locale, ufficio Tributi e ufficio tecnico.
Senza
dimenticare la possibilità di stampare documenti di residenza,
posizione catastale, fabbricati e terreni posseduti con il dettaglio
storico dei vari intestatari(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/bitonto-diventa-digitale-per-migliorare-i-rapporti-con-i-contribuenti/4401.htm).
A
prendere appunti gestori di Caf, commercialisti e l’assessore
all’Organizzazione del Comune di Bari Angelo Tomasicchio.
Ben
presto ci sarà dell’altro, almeno secondo i vertici di “Servizi
locali spa”, l’azienda piemontese che per prima haideato
e successivamente realizzato un sistema informativo comunale di
gestione diretta dei tributi, e che ha reso Matera e Altamura due
città a portata di clic.
E
che adesso lo vuole fare a Bitonto, «dove
a breve attiveremo uno sportello online unico per l’edilizia», ha
affermato Giuseppe Carratta, responsabile dell’area legale della
ditta.
Da
Palazzo Gentile, ovviamente, gongolano. Perché – dicono – si dà
concretezza a una precisa volontà iniziata a gennaio 2014
(internalizzazione dei tributi Imu e tassa sui rifiuti) e proseguita
con l’addio alla esternalizzazione di quelli minori.
I gufi,
allora, avrebbero parlato a vanvera.
La
realtà è che la macchina della digitalizzazione della pubblica
amministrazione si è messa in moto e tutti devono adeguarsi, con
l’ordine preciso di far sparire la carta dal 2016.
E
nella città dell’olio sembrano si stiano muovendo, perché hanno
reso a portata di tecnologia il
settore Personale (a breve dovrebbe partire il portale del
dipendente), quello dei Tributi, quello della Ragioneria, e quello
dei Servizi sociali(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/digitalizzazione-dei-servizi-sociali-palazzo-gentile-lancia-la-sua-sfida/5778.htm).
Il prossimo potrebbe essere la refezione scolastica o, addirittura,
l’attivazione della banda larga.
Già,
«perché
Bitonto – ha
annunciato l’assessore al Bilancio Michele Daucelli – è
stata scelta assieme ad altri 4 Comuni per avviare un progetto
sperimentale».