È caos totale all’Azienda servizi alla persona “Maria Cristina di Savoia”, dove l’intero Consiglio di amministrazione ha gettato la spugna e rimesso il mandato alla Regione.
Dopo le dimissioni in massa degli ultimi tre consiglieri rimasti in sella (Ezia di Carlo, Giacomo Bruno, Francesco Murgolo), mercoledì è stata la volta del presidente Giuseppe Elia, che dopo 7 anni lascia l’Asp cittadina.
Le dimissioni dell’intero Cda e del presidente Elia erano nell’aria da tempo e rappresentano il punto più basso di una triste vicenda scoppiata un paio di mesi fa.
A gennaio, infatti, i sindacati dei 22 dipendenti dell’Asp bitontina hanno iniziato a protestare per i mancati stipendi e per la gestione, a loro dire tutt’altro che efficiente, della struttura. La situazione è presto degenerata, si è chiesto invano l’intervento delle istituzioni (il Comune ha risposto presente, tutt’altro Provincia e Regione) ma nulla è stato risolto. Per non parlare poi della situazione paradossale del Cda stesso, che, in carica dal 2006, doveva già essere sostituito nel 2009, ma Nichi Vendola non ha mai provveduto a eleggere il nuovo presidente e, di conseguenza, il direttore generale.
«Resterò soltanto per le pratiche amministrative fino a quando non si eleggerà un nuovo Cda o commissario come ho letto dai giornali – spiega l’ex presidente Elia ai nostri taccuini – e voglio puntualizzare che nei giorni scorsi abbiamo pagato gli arretrati di gennaio e febbraio ai dipendenti. La fine di un Consiglio di amministrazione non vuol dire la fine di un istituto, perché continuerà a fare quello che ha fatto fino a ieri anche senza la presenza di un organo amministrativo».
Il professore, però, non chiude la porta a un suo possibile ritorno, ma è categorico: «Non è un Cda che fa la differenza, perché gli uomini possono poco quando alle spalle non c’è una programmazione seria di quello che effettivamente si vuole fare. Bisogna sedersi attorno a un tavolo e vedere quello che davvero si intende fare per la struttura».
Già, ma che istituto “Maria Cristina di Savoia” lascia Elia? «Noi in sette anni abbiamo fatto tanto, perchè quando ci siamo insediati la struttura era prossima alla chiusura e invece non soltanto l’abbiamo tenuta in piedi, ma l’abbiamo fatta funzionare con tutte quelle funzioni e mansioni chiamata a svolgere nel migliore dei modi. Lasciamo una struttura, quindi, nettamente migliore di quella che abbiamo trovato, nonostante tutte le difficoltà che abbiamo incontrato», sottolinea il preside di Scienze dell’Educazione all’Università di Bari.
Che poi aggiunge: «Io volevo che il “Maria Cristina di Savoia” diventasse un punto fondamentale del prossimo piano sociale di zona e il comune di Bitonto, il 17 gennaio, ha preso precisi impegni che ovviamente manterrà ma con i tempi dovuti. La Provincia, invece, ha tagliato i suoi contributi al settore dei Servizi Sociali passandoli da 600 mila euro e 150 mila euro».
Ma Elia sente di aver sbagliato qualcosa? «E’ normale che quando reggi una struttura per sette anni qualche errore si può commettere – ammette – ma preferisco pensare alle tante cose positive che abbiamo fatto».
Il futuro della Asp, comunque, è incerto. L’ipotesi più probabile e che si fa sempre più concreta è che a breve Vendola nominerà un nuovo presidente e un nuovo Consiglio di amministrazione.
«Abbiamo grande fiducia nel fatto che il Partito democratico e il governatore della Regione nomineranno ben presto un nuovo presidente della struttura – afferma il sindaco Michele Abbaticchio – perché la sinistra esce sempre fuori in questi momenti di difficoltà sociale, nel frattempo noi, dal canto nostro, siamo consapevoli di aver fatto tutto quello che dovevamo».