Partono oggi i lavori di messa in sicurezza del costone del muraglione di sostegno del terrapieno di via Solferino crollato, a Bitonto, dopo le abbondanti piogge dello scorso 20 novembre. Nel frattempo, «c’è chi non rispetta il divieto di transito -ha segnalato un cittadino- spostando liberamente le transenne, i residenti della zona ormai definita “rossa” avrebbero già da tempo ottenuto in autonomia l’autorizzazione per circolare e accedere alle loro abitazioni ma parcheggiano dove non è consentito. Non è giusto, c’è chi qui ci lavora e sta subendo le conseguenze di questa chiusura». Il servizio lavori pubblici ha cercato di porre in essere celermente tutte le procedure per la messa in sicurezza anche «per riprendere seppur in maniera molto ridotta la circolazione sulla strada che sarà consentita con specifiche limitazioni solo ai residenti di via Solferino», ha chiarito l’assessore a ramo Giuseppe Santoruvo.
Dopo lo stanziamento di una somma pari a 50 mila euro da parte del Comune, allora, è ora di intervenire. L’auspicio è che le condizioni metereologiche siano favorevoli all’esecuzione dei lavori da parte della ditta Marzo srl. «Al fine di evitare la progressione del dissesto, il fronte frana -ha dichiarato Santoruvo- verrà provvisoriamente stabilizzato attraverso l’utilizzo di gabbionate metalliche modulari riempite con pietrame calcareo per bloccare il fronte franoso. Saranno disposte per una lunghezza di 20 metri». Si attendono ancora risposte dalla Regione in merito alla richiesta dello stato d’emergenza e dalla Città metropolitana di Bari per la rimodulazione del progetto del secondo tratto del Lungolama. È stato chiesto di togliere l’obbligazione giuridicamente vincolante al 31 dicembre 2022 così da dividere in lotti la procedura e mettere a disposizione altre linee di finanziamento per procedere ai lavori di consolidamento di tutto il muro di via Solferino. Verrebbe così meno il motivo per cui è stata rigettata a settembre la stessa richiesta e si avrebbe la possibilità di stralciare circa 900 mila euro destinati alla realizzazione del “Belvedere”. La Città metropolitana, in realtà, si è resa disponibile alla massima collaborazione, ma si dovrà interfacciare con il Ministero delle politiche di coesione perché la linea di finanziamento è gestita dallo Stato. «La speranza è che nell’attesa non aumentino i disagi – ha commentato un cittadino-, dovrebbe essere una zona presidiata dalle forze dell’ordine eppure sembra ci sia il via libera ai parcheggi selvaggi sui marciapiedi di fronte al costone del muraglione da mettere in sicurezza e dove ci sono le transenne fino alla Chiesa di Santa Rita. Lo abbiamo segnalato alle autorità comunali». «Urge la manutenzione dei tombini intasati in via Del Sasso-ha aggiunto un altro cittadino-. L’acqua piovana qui non defluisce. È stato liberato, al momento, solo quello a ridosso dell’ex macello». Il riferimento è a un’arteria del centro storico che si affaccia su via Solferino.
Partono oggi i lavori di messa in sicurezza del costone del muraglione di sostegno del terrapieno di via Solferino crollato, a Bitonto, dopo le abbondanti piogge dello scorso 20 novembre. Nel frattempo, «c’è chi non rispetta il divieto di transito -ha segnalato un cittadino- spostando liberamente le transenne, i residenti della zona ormai definita “rossa” avrebbero già da tempo ottenuto in autonomia l’autorizzazione per circolare e accedere alle loro abitazioni ma parcheggiano dove non è consentito. Non è giusto, c’è chi qui ci lavora e sta subendo le conseguenze di questa chiusura». Il servizio lavori pubblici ha cercato di porre in essere celermente tutte le procedure per la messa in sicurezza anche «per riprendere seppur in maniera molto ridotta la circolazione sulla strada che sarà consentita con specifiche limitazioni solo ai residenti di via Solferino», ha chiarito l’assessore a ramo Giuseppe Santoruvo.
Dopo lo stanziamento di una somma pari a 50 mila euro da parte del Comune, allora, è ora di intervenire. L’auspicio è che le condizioni metereologiche siano favorevoli all’esecuzione dei lavori da parte della ditta Marzo srl. «Al fine di evitare la progressione del dissesto, il fronte frana -ha dichiarato Santoruvo- verrà provvisoriamente stabilizzato attraverso l’utilizzo di gabbionate metalliche modulari riempite con pietrame calcareo per bloccare il fronte franoso. Saranno disposte per una lunghezza di 20 metri». Si attendono ancora risposte dalla Regione in merito alla richiesta dello stato d’emergenza e dalla Città metropolitana di Bari per la rimodulazione del progetto del secondo tratto del Lungolama. È stato chiesto di togliere l’obbligazione giuridicamente vincolante al 31 dicembre 2022 così da dividere in lotti la procedura e mettere a disposizione altre linee di finanziamento per procedere ai lavori di consolidamento di tutto il muro di via Solferino. Verrebbe così meno il motivo per cui è stata rigettata a settembre la stessa richiesta e si avrebbe la possibilità di stralciare circa 900 mila euro destinati alla realizzazione del “Belvedere”. La Città metropolitana, in realtà, si è resa disponibile alla massima collaborazione, ma si dovrà interfacciare con il Ministero delle politiche di coesione perché la linea di finanziamento è gestita dallo Stato. «La speranza è che nell’attesa non aumentino i disagi – ha commentato un cittadino-, dovrebbe essere una zona presidiata dalle forze dell’ordine eppure sembra ci sia il via libera ai parcheggi selvaggi sui marciapiedi di fronte al costone del muraglione da mettere in sicurezza e dove ci sono le transenne fino alla Chiesa di Santa Rita. Lo abbiamo segnalato alle autorità comunali». «Urge la manutenzione dei tombini intasati in via Del Sasso-ha aggiunto un altro cittadino-. L’acqua piovana qui non defluisce. È stato liberato, al momento, solo quello a ridosso dell’ex macello». Il riferimento è a un’arteria del centro storico che si affaccia su via Solferino.
Partono oggi i lavori di messa in sicurezza del costone del muraglione di sostegno del terrapieno di via Solferino crollato, a Bitonto, dopo le abbondanti piogge dello scorso 20 novembre. Nel frattempo, «c’è chi non rispetta il divieto di transito -ha segnalato un cittadino- spostando liberamente le transenne, i residenti della zona ormai definita “rossa” avrebbero già da tempo ottenuto in autonomia l’autorizzazione per circolare e accedere alle loro abitazioni ma parcheggiano dove non è consentito. Non è giusto, c’è chi qui ci lavora e sta subendo le conseguenze di questa chiusura». Il servizio lavori pubblici ha cercato di porre in essere celermente tutte le procedure per la messa in sicurezza anche «per riprendere seppur in maniera molto ridotta la circolazione sulla strada che sarà consentita con specifiche limitazioni solo ai residenti di via Solferino», ha chiarito l’assessore a ramo Giuseppe Santoruvo.
Dopo lo stanziamento di una somma pari a 50 mila euro da parte del Comune, allora, è ora di intervenire. L’auspicio è che le condizioni metereologiche siano favorevoli all’esecuzione dei lavori da parte della ditta Marzo srl. «Al fine di evitare la progressione del dissesto, il fronte frana -ha dichiarato Santoruvo- verrà provvisoriamente stabilizzato attraverso l’utilizzo di gabbionate metalliche modulari riempite con pietrame calcareo per bloccare il fronte franoso. Saranno disposte per una lunghezza di 20 metri». Si attendono ancora risposte dalla Regione in merito alla richiesta dello stato d’emergenza e dalla Città metropolitana di Bari per la rimodulazione del progetto del secondo tratto del Lungolama. È stato chiesto di togliere l’obbligazione giuridicamente vincolante al 31 dicembre 2022 così da dividere in lotti la procedura e mettere a disposizione altre linee di finanziamento per procedere ai lavori di consolidamento di tutto il muro di via Solferino. Verrebbe così meno il motivo per cui è stata rigettata a settembre la stessa richiesta e si avrebbe la possibilità di stralciare circa 900 mila euro destinati alla realizzazione del “Belvedere”. La Città metropolitana, in realtà, si è resa disponibile alla massima collaborazione, ma si dovrà interfacciare con il Ministero delle politiche di coesione perché la linea di finanziamento è gestita dallo Stato. «La speranza è che nell’attesa non aumentino i disagi – ha commentato un cittadino-, dovrebbe essere una zona presidiata dalle forze dell’ordine eppure sembra ci sia il via libera ai parcheggi selvaggi sui marciapiedi di fronte al costone del muraglione da mettere in sicurezza e dove ci sono le transenne fino alla Chiesa di Santa Rita. Lo abbiamo segnalato alle autorità comunali». «Urge la manutenzione dei tombini intasati in via Del Sasso-ha aggiunto un altro cittadino-. L’acqua piovana qui non defluisce. È stato liberato, al momento, solo quello a ridosso dell’ex macello». Il riferimento è a un’arteria del centro storico che si affaccia su via Solferino.
Partono oggi i lavori di messa in sicurezza del costone del muraglione di sostegno del terrapieno di via Solferino crollato, a Bitonto, dopo le abbondanti piogge dello scorso 20 novembre. Nel frattempo, «c’è chi non rispetta il divieto di transito -ha segnalato un cittadino- spostando liberamente le transenne, i residenti della zona ormai definita “rossa” avrebbero già da tempo ottenuto in autonomia l’autorizzazione per circolare e accedere alle loro abitazioni ma parcheggiano dove non è consentito. Non è giusto, c’è chi qui ci lavora e sta subendo le conseguenze di questa chiusura». Il servizio lavori pubblici ha cercato di porre in essere celermente tutte le procedure per la messa in sicurezza anche «per riprendere seppur in maniera molto ridotta la circolazione sulla strada che sarà consentita con specifiche limitazioni solo ai residenti di via Solferino», ha chiarito l’assessore a ramo Giuseppe Santoruvo.
Dopo lo stanziamento di una somma pari a 50 mila euro da parte del Comune, allora, è ora di intervenire. L’auspicio è che le condizioni metereologiche siano favorevoli all’esecuzione dei lavori da parte della ditta Marzo srl. «Al fine di evitare la progressione del dissesto, il fronte frana -ha dichiarato Santoruvo- verrà provvisoriamente stabilizzato attraverso l’utilizzo di gabbionate metalliche modulari riempite con pietrame calcareo per bloccare il fronte franoso. Saranno disposte per una lunghezza di 20 metri». Si attendono ancora risposte dalla Regione in merito alla richiesta dello stato d’emergenza e dalla Città metropolitana di Bari per la rimodulazione del progetto del secondo tratto del Lungolama. È stato chiesto di togliere l’obbligazione giuridicamente vincolante al 31 dicembre 2022 così da dividere in lotti la procedura e mettere a disposizione altre linee di finanziamento per procedere ai lavori di consolidamento di tutto il muro di via Solferino. Verrebbe così meno il motivo per cui è stata rigettata a settembre la stessa richiesta e si avrebbe la possibilità di stralciare circa 900 mila euro destinati alla realizzazione del “Belvedere”. La Città metropolitana, in realtà, si è resa disponibile alla massima collaborazione, ma si dovrà interfacciare con il Ministero delle politiche di coesione perché la linea di finanziamento è gestita dallo Stato. «La speranza è che nell’attesa non aumentino i disagi – ha commentato un cittadino-, dovrebbe essere una zona presidiata dalle forze dell’ordine eppure sembra ci sia il via libera ai parcheggi selvaggi sui marciapiedi di fronte al costone del muraglione da mettere in sicurezza e dove ci sono le transenne fino alla Chiesa di Santa Rita. Lo abbiamo segnalato alle autorità comunali». «Urge la manutenzione dei tombini intasati in via Del Sasso-ha aggiunto un altro cittadino-. L’acqua piovana qui non defluisce. È stato liberato, al momento, solo quello a ridosso dell’ex macello». Il riferimento è a un’arteria del centro storico che si affaccia su via Solferino.