Dall’associazioneBitonto in Movimento – Cinque Stellericeviamo e volentieri pubblichiamo.
“Dopo
l’ospedale, un’altra struttura storica della nostra città rischia di
scomparire. Per quasi due secoli l’attività dell’ Istituto “Maria Cristina di
Savoia”, è stata rivolta a ridare una speranza a fanciulle con gravi disagi.
Nel
2008 è stata trasformata in Azienda Pubblica di Servizi alla persona,
allargando la propria funzione sociale anche a ragazzi che hanno subito abusi e
a rischio devianza.
Proprio
a questo proposito, nel 2012 sono stati spesi 1,5 milioni di euro di soldi
pubblici per ristrutturare le stanze che avrebbero dovuto accogliere questi
bambini. Peccato, ad oggi di tale utenza, che dovrebbe provenire da enti
pubblici quali: Regione, Provincia e Comuni, non vi è traccia.
Inoltre,
lo stato di agitazione ormai reiterato dei dipendenti, che non ricevono lo
stipendio da alcuni mesi e il Consiglio di Amministrazione decaduto da cinque
anni e mai rinnovato, completano l’opera demolitrice. Pertanto, visto il
pessimo stato di salute del complesso, l’Associazione Bitonto in MoVimento
chiede all’Amministrazione della città di Bitonto: Perchè la politica da
cinque anni non nomina un nuovo Consiglio di Amministrazione, ben sapendo che
il vecchio,
oltre che decaduto, è incapace di attuare politiche imprenditoriali?
Perchè la
politica Regionale, Provinciale e Comunale non trasmette alla struttura
l’utenza per la quale sono stati investiti tanti soldi pubblici?
E perché 22
dipendenti con annesse famiglie a carico, devono subire le conseguenze della
sciaguratezza della politica?
E come mai la politica finché si è trattato di distribuire
risorse pubbliche ed incarichi, presidiava l’istituto, mentre adesso che
bisogna dimostrare sacrificio e capacità gestionali efficienti, non dimostra
alcun interesse a rinnovare il direttivo?”