I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito una decina di ordinanze di custodia cautelare
in carcere nei confronti dei componenti di un’organizzazione criminale vicina alla famiglia Zonno di Toritto che gestiva un ingente traffico di stupefacenti
in una vasta area dell’hinterland barese.
Gli arrestati, a vario titolo, sono
accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti,
porto e detenzione illegale di armi. Ad alcuni è stata contestata anche la violazione della
sorveglianza speciale.
Sequestrato anche un laboratorio per la lavorazione e il
confezionamento della droga che poi veniva piazzata sul mercato da un folta
squadra di spacciatori che, in alcuni casi, non hanno esitato a fare ricorso
alla minaccia delle armi per garantire il controllo delle piazze di spaccio e
la regolarità dei pagamenti.
Innumerevoli gli episodi di spaccio al dettaglio
documentati dai militari a riprova della pericolosa ramificazione che
l’organizzazione aveva raggiunto in particolare nei comuni di Toritto, Binetto,
Grumo Appula, Palo del Colle e Bitonto, dove disponeva di numerosi depositi
temporanei ricavati spesso in cavità di muri di abitazioni disabitate.
I
dettagli dell’operazione saranno illustrati in una conferenza stampa che si
terra’ presso il Comando Provinciale Carabinieri alle 10, presieduta dal
Comandante Provinciale, Colonnello Rosario Castello.
ORE 14. Non ci sono bitontini tra i tredici arrestati affiliati al clan Zonno di Toritto.
Altre due persone, tra cui il presunto capo Cosimo Zonno, al momento è ricercato.
Il gruppo, sfruttando una folta rete di pusher, anche locali, era protagonista però dello spaccio anche in città.
Le attività erano riferite soprattutto alla vendita di cocaina, eroina, hashish e marijuana, che arrivava direttamente dall’Albania e dalla Campania.
E’ stata accertata la presenza di spacciatori dinanzi all’ingresso di numerosi istituti scolastici in tutta la provincia di Bari.