“Il Consiglio comunale di Bitonto conferma la ferma volontà politica di opporsi all’insediamento di una nuova discarica in Città e di sostenere convintamente un modello di sviluppo sostenibile ed ecologico che rilanci la nostra come terra di cultura, turismo, economia equi, solidali e vivibili”. Anche ieri sera, forse a maggior ragione ieri sera, dopo l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) della Città metropolitana di giovedì scorso, l’assemblea cittadina tutta ha ribadito un secco e convinto “no” alla Ferlive e lo ha fatto con una mozione presentata dal Partito democratico ma adottata da tutte le forze politiche. “Da diverso tempo ormai – si legge nel documento -, il Comune è impegnato nella lotta, in sede giudiziaria, contro la realizzazione di un bacino di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi nel comune di Bitonto in contrada Colajanni, a meno di 3km da Palombaio, la cui ditta proponente è FER.LIVE srl. In tutte le sedi opportune, giudiziarie e tecniche, ha fatto presente tutte le osservazioni ostative della richiesta. Per ragioni di impatto ambientale, urbanistiche e di marginalità sociale, la città di Bitonto dice NO ALLA DISCARICA! Una città invasa dalle discariche non può essere una città accogliente a misura di famiglia. Una città circondata dai rifiuti non è una città sana”.
Senza dimenticare l’urgenza per la creazione di un registro dei tumori, l’avvio di un sistema di monitoraggio dell’aria, e che venga effettuata la bonifica della ex discarica di “Ecoambiente”.
“Questa – ha sottolineato il sindaco Francesco Paolo Ricci – è solo la prima iniziativa che ci vedrà tutti uniti nella battaglia. Faremo una serie di manifestazioni di sensibilizzazione con il coinvolgimento di tutti. Come Comune andremo fino in fondo a tutti i livelli giudiziari”. Dall’opposizione, invece, Domenico Damascelli ha fatto notare come sia chiaro ed evidente che la questione Ferlive è tutta una volontà politica, mentre Francesco Natilla si è concentrato su un aspetto chiave: è la Città metropolitana a rilasciare le autorizzazioni per gli insediamenti di nuove discariche. E lo dice anche l’articolo 197 del Codice dell’ambiente.