Via i venditori di frutta
e verdura da piazza sant’Egidio, e nuova ubicazione sperimentale al “campo
nero” di piazza mons. Marena.
Lo ha deciso nelle
settimane scorse la polizia municipale che, con un’apposita ordinanza, ha
individuato la piazza ubicata nei pressi della basilica Santi Medici come location migliore per la vendita dei
prodotti agricoli. Che però sarà graduale, perchè si inizia con la vendita di
fave e piselli, per poi aumentare con il passare dei mesi.
La decisione del corpo di
via Dossetti di spostare i venditori nasce dal fatto che con la
pedonalizzazione di piazza Cavour e la nuova disciplina del traffico di piazza
Marconi, il numero delle auto è notevolmente aumentato in via Matteotti (dove
piazza sant’Egidio è localizzata). Di conseguenza, smog e traffico non
permettono più di garantire le condizioni minime di sicurezza e di incolumità
pubblica sia per i commercianti che per i venditori. Spostamento, allora, nelle
vicinanza di piazza Marena, dove da tempo di parla di mercato del contadino, e
posto in cui nelle intenzioni c’è il tentativo di far convergere gli ambulanti
senza posteggio fisso in un’unica area.
Insomma, dopo le polemiche
sul commercio abusivo di strada, l’amministrazione continua a combattere il
fenomeno senza arretrare di un centimetro, e la polizia locale prende posizione
sulla regolamentazione della vendita diretta di prodotti agricoli.
Lo spostamento, però, non
piace a tutti. Il capogruppo Pdl in Consiglio comunale, Domenico Damascelli,
nel corso dell’ultima massima assise cittadina, ha evidenziato come piazza Marena non avrebbe i
presupposti per accogliere i venditori.
«L’ordinanza è stata
approvata in fretta poiché c’era necessità di assicurare l’ordine, ma la zona
andrebbe organizzata meglio – ha
replicato Abbaticchio – e, se l’esperimento darà dei frutti sotto l’aspetto
sociale, si procederà ad una organizzazione migliore».