Ci
sono storie che, ad ascoltarle, sembrano surreali come la trama di un film di
fantascienza.
Poi, si scopre che è la realtà.
L.
è una donna che vive a Mariotto, presso la villa dei suoi genitori. Possiede,
tuttavia, una casa di sua proprietà nel centro storico di Bitonto.
Ma
quella dimora, da molti anni disabitata, spesso subisce soprusi di ogni genere.
Un
lunedì mattina di qualche settimana fa, infatti, L. stava passeggiando per le
strade di Bitonto.
D’improvviso,
squilla il telefono.
“Sul balcone di casa tua ci sono alcune
persone”, dichiara la vicina di casa.
Da
quel momento in poi, la giornata diventa vivace come una commedia all’italiana.
La
donna, che percepisce subito la gravità del problema, inizia a percorrere le stradine
del centro storico con incedere inquieto.
Negli anni scorsi, infatti, era già
successo che la sua abitazione diventasse il rifugio abusivo di alcuni delinquenti.
Così,
tutta trafelata arriva sul luogo e s’imbatte in uno sconosciuto.
“Che ci fai qui?”, chiede legittimamente
la proprietaria.
“Meh, signò…ogni tanto la sera ci veniamo ad
appoggiare. Fateci stare. Oppure datecela in affitto”.
L.
inizia a bollire come una pentola di fagioli. Decide, tuttavia, di dare a
quegli ospiti indesiderati un ultimatum.
“Vi do un’ora di tempo”, incalza recisa,
“io vado a fare un giro e voi uscite da
casa mia. Altrimenti chiamo la polizia”.
Passa
un’ora.
La
donna ritorna e scopre che i delinquenti non hanno affatto sbaraccato. Al
contrario, si sono sistemati in quella casa con un loro modesto arredamento.
Giusto
un tavolo e qualche sedia, per stare più comodi.
A
quel punto, la proprietaria va su tutte le furie e inizia a inveire contro quei
prepotenti con la stessa risolutezza della Loren nel film Matrimonio all’italiana.
Dal
balcone, volano prima le sedie. Poi, anche il tavolo.
E
intanto, dalla strada, alcune matrone del centro storico sfoggiano tutta la
solidarietà femminile di cui sono capaci in queste circostanze.
“Signò, ce stè esaurit?”, urlano adirate.
E
solo a questo punto sopraggiunge la polizia.
Ma
volete sapere come continua la storia?
L.
scopre che non può sporgere denuncia, dal momento che non ha sorpreso i
delinquenti nella sua casa ma solo sulla soglia. Inoltre, i poliziotti la
invitano a riparare la porta della casa o in caso contrario a murare
l’abitazione – ma può una disoccupata sistemare puntualmente una porta che altri
sfondano?
E
fortuna – sostengono gli agenti di polizia – che non siano state trovate in casa
armi o droga. In quel caso, la proprietaria avrebbe passato un bel guaio.
Intanto,
probabilmente a settembre su quella abitazione si dovrà pagare l’Imu.
Oltre
al danno, la beffa…