Dal Centro equestre “De Trizio” di Bitonto riceviamo e pubblichiamo.
“Abbiamo letto con notevole sconcerto ed inquietudine le dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla sig ra Campese, presidente della FISE Veneto, sui presunti brogli nelle votazioni per la presidenza nazionale.-
Sconcerto, ma non meraviglia.-
Che ci fossero delle anomalie, sia a livello nazionale che a livello regionale Puglia, l’abbiamo dovuto sperimentare a nostre spese.- Il nostro maneggio, ove svolgeva mansioni di istruttore Davide Cantatore che penso molti avranno conosciuto, a fine dicembre 2023 s’è trovato in una grave crisi ed i soci hanno deciso di mettere in liquidazione l’associazione.-
Ma qualcuno, non socio ma semplice tesserato FISE, ha messo in atto un “disegno” per appropriarsi di tutti i nostri beni presenti nel maneggio.-
Dopo aver stipulato un nuovo contratto di locazione con la proprietà, il 05.01.24 ha messo catene e lucchetti ai cancelli d’ingresso ed ha opposto un netto rifiuto di farci entrare per riprenderci i nostri beni presenti nella struttura, che abbiamo gestito per quasi vent’anni (4 cavalli, camion, parco ostacoli, e tutta l’attrezzatura comune di ogni maneggio).-
Abbiamo segnalato questa grave situazione al Comitato FISE Puglia, ed abbiamo saputo (dopo molto tempo) che avevano girato il nostro esposto “a chi di competenza”, senza darci alcun riscontro; l’abbiamo segnalata anche alla Fise nazionale, ed in sede disciplinare abbiamo appreso che né il Segretario Generale e né la Procura Federale ritengono di dover accedere alla Banca Dati Nazionale (vetinfo) per accertare la proprietà dei cavalli.- E mi fermo qui, anche se vi sarebbe ben altro da aggiungere.-
Di fatto, oggi noi siamo stati espropriati dei nostri beni con una tattica tipica dei “ladri di case” e pare che questo non faccia specie né alla Fise nazionale né al Comitato Regionale Puglia.-
Per riprendere quanto ha dichiarato il presidente Vergine nell’atto in cui ha ritirato la propria candidatura alla presidenza nazionale, affermiamo con convinzione che la trasparenza deve essere una regola e non un’eccezione”.