Un incarico che dà lustro a tutta la nostra città, non solo al bitontino che meritatamente lo ha ricevuto.
Cambio della guardia in capo al Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Amalfi agli ordini del capitano Roberto Martina.
Dal primo giorno di questo 2017, è il maresciallo capo Antonio Picciariello, nato 44 anni fa all’ombra della città dell’ulivo, già in forze all’Aliquota Operativa, a coordinare il Nucleo Operativo, sostituendo il pari grado Maurizio Lambiase a conclusione della carriera nell’ Arma per sopraggiunti limiti di età.
Picciariello dirigerà il nucleo dell’Arma formato da personale con specifica preparazione tecnico professionale, da cui dipendono l’Aliquota Operativa, che si occupa delle indagini di polizia giudiziaria e l’Aliquota Radiomobile (comandata da Matteo Cecini) impegnata bel pronto intervento.
Il nostro concittadino, laureato in Giurisprudenza, ad Amalfi da quattordici anni, negli ultimi ha seguito con attenzione le indagini dell’operazione “Isola Felice” e dell’omicidio di Ravello, condotte in fattiva collaborazione con i colleghi di compagnia.
Ma il suo curriculum vitae è lungo e ricco quanto un papiro.
Arruolato nel 1992 dopo aver frequentato la scuola sottufficiali di Velletri e poi Vicenza, è stato nominato comandante di squadra presso la scuola allievi carabinieri di Benevento, brevettato paracadutista ed istruttore di difesa personale per le scuole dell’Arma.
Dal 1996 in servizio all’arma territoriale nel salernitano: come vice comandante alla stazione di Angri, nel salernitano, poi per vari periodi addetto al nucleo operativo del comando compagnia di Nocera inferiore – territori notoriamente ad alta densità criminale – e dal 2003 alla compagnia Carabinieri di Amalfi, dapprima come vice comandante della stazione e poi al nucleo operativo e radiomobile della stessa compagnia dove da tre giorni è appunto comandante titolare.
Insomma, Antonio – uomo tutto d’un pezzo, sorriso franco, preparazione ferrea e codice etico interiore incrollabile – è uno dei figli più eccelsi della nostra Bitonto.
A lui va il nostro più sincero “in bocca al lupo”!