“Cambiamo gioco, insieme”: ASL Bari e Teatro Pubblico Pugliese danno vita ad un progetto di sensibilizzazione e contrasto alla dipendenza da gioco d’azzardo patologico, attraverso laboratori teatrali e incontri informativi e di sensibilizzazione che si terranno già a partire da febbraio nelle scuole e, per la prima volta, all’interno dell’Istituto penitenziario minorile “Fornelli” di Bari.
L’iniziativa- che rientra nel piano operativo della Regione Puglia per il contrasto del gioco d’azzardo patologico finanziato con fondi ministeriali – è stata presentata oggi presso l’Auditorium Arcobaleno/ ex CTO a Bari nel corso di un incontro a cui hanno partecipato Antonio Sanguedolce, direttore generale ASL, Luigi Rossi, direttore sanitario, Paolo Ponzio, presidente Teatro Pubblico Pugliese, Nicola Petruzzelli, direttore Istituto penale minorile Fornelli, Guido Di Sciascio, direttore del Dipartimento di Dipendenze Patologiche e Angela Lacalamita, referente regionale della prevenzione progetto GAP.
Nel dettaglio il progetto– promosso dal Dipartimento di Dipendenze patologiche e dal Teatro Pubblico pugliese Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura – è rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Bari e ai giovani dell’Istituto Penale Minorile “Fornelli” di Bari, con l’obiettivo di generare consapevolezza nel saper riconoscere i campanelli d’allarme in caso di problemi con il gioco d’azzardo e a chi rivolgere le richieste di aiuto.
“Siamo contenti – dichiara Antonio Sanguedolce, dg ASL Bari – di aver creato questa collaborazione con il Teatro pubblico pugliese, in un’ottica di prevenzione del gioco d’azzardo patologico e di tutela della salute collettiva, mirata soprattutto alle ragazze e ai ragazzi. L’arte e la cultura hanno il potere di mettere in contatto i giovani con le proprie fragilità e possono contribuire a trasformarle in risorse. La ASL è impegnata in questo ambito su più fronti: dal potenziamento dei servizi territoriali, alla formazione garantita a gestori e operatori delle sale da gioco sulla base di un accordo con Comune e Confcommercio”.
La dipendenza gioco d’azzardo indica un disturbo del comportamento e può determinare pericolosità individuale e sociale, nonchè danno individuale, familiare e comunitario. Si manifesta con una ripetizione ossessiva e una progressiva invasione di ogni sfera della vita personale e sociale (educativa, affettiva, lavorativa, economica, legale ecc.).
Attualmente sono 850 i pazienti presi in carico dai Serd territoriali della provincia di Bari, di cui l’84% è maggiore di 30 anni, il 9% ha dai 25 e ai 29 anni e il 7% rientrano nella fascia di età compresa fra i 15 e i 25 anni. A Bari città gli utenti con dipendenza da gioco che si sono rivolti alla ASL nel 2023 sono stati 231. Il 42,6% invece proviene dal nord barese e il 25,9% dall’area sud. L’incidenza è molto più elevata nei giovani di sesso maschile, pari all’80%. In generale, sono stati spesi 2,6 miliardi di euro l’anno scorso in gioco d’azzardo nell’area metropolitana barese.
“L’aspetto più importante – rimarca il direttore sanitario, Luigi Rossi – è fare prevenzione, attraverso una rete con tutte le istituzioni e le figure che possono intervenire nel creare consapevolezza. Dobbiamo affrontare una problematica che non coinvolge più solo la macchinetta ma il mondo del web, è un lavoro difficile ma con lo spirito giusto si può riuscire a raggiungere l’obiettivo”.
I laboratori teatrali sono previsti a Bari presso l’ Istituto Penale Minorile “Fornelli”, con la conduzione di Lello Tedeschi di Teatri di Bari, a Monopoli presso Polo Liceale “Galilei – Curie” con Giuseppe Ciciriello dell’Associazione Carticù, a Bitonto presso il Liceo Scientifico “Galilei” con la direzione di Saba Salvemini di Aretè Ensemble, a Gravina in Puglia presso il Liceo “Tarantini” con Raffaele Braia di Skèné Produzioni Teatrali, a Corato presso Liceo Artistico “Federico II” con Claudia Lerro e Patrizia Labianca di Teatri Di.Versi.
“Questa iniziativa- spiega Paolo Ponzio, presidente Teatro pubblico pugliese – si perfeziona, prende forma e si stabilizza come una buona pratica per contrastare l’abuso del gioco d’azzardo e delle dipendenze patologiche, un fenomeno che coinvolge sempre le famiglie e i giovani. Ringrazio il Dipartimento per la prevenzione delle dipendenze della ASL Bari, la Regione Puglia, perché insieme si mira a utilizzare la cultura come strumento di sensibilizzazione e prevenzione. Inserita all’interno di un circuito di interventi dedicati alla salute e al benessere dei cittadini, salutiamo questa proposta che si basa sull’idea lavorare insieme in una rete di sostegno e informazione per i giovani attraverso incontri interattivi ed educativi, nel segno del patto tra istituzioni, scuole e famiglie. Ancora una volta – conclude – la cultura si manifesta come un prezioso alleato nelle pedagogie, fattore di crescita e di sviluppo, sostenuto da una solida rete di collaborazione e da un forte impegno sul territorio. Un passo importante, riteniamo, verso la creazione di una società più sana e inclusiva”.
Per la prima volta è stato coinvolto nel progetto di prevenzione anche l’istituto penitenziario Fornelli di Bari, rappresentato dal direttore Nicola Petruzzelli per il quale “l’abuso di sostanze stupefacenti e gioco d’azzardo – spiega – sono alla base della maggior parte dei reati commessi, anche nelle fasce di età più giovani, e da quando il gioco è legalizzato, è stato monopolizzato dalla criminalità. Noi curiamo ragazzi spesso distrutti da queste dipendenze che fanno leva sulle fragilità umane, per questo dobbiamo ripartire dalla tutela e dalla protezione di infanzia e adolescenza. Qualunque azione – conclude – vada nella direzione della cura e del sostegno ai giovani, l’istituto penitenziario assicura la propria disponibilità e partecipazione”.
Oltre alle attività ordinarie, di prevenzione, presa in carico e cura presso i Serd territoriali, il Dipartimento di Dipendenze patologiche ha attivato interventi innovativi e altamente specialistici sulle diverse forme di dipendenza da gioco d’azzardo (GAP) con l’obiettivo di rendere consapevole tutta la popolazione del rischio di sviluppare dipendenza da gioco, favorendo un approccio responsabile. “La partnership con il Teatro Pubblico Pugliese – argomenta Guido Di Sciascio – è una progettualità tesa a migliorare le competenze degli adolescenti per valorizzare gli aspetti ludici e di socializzazione legati al gioco tradizionale e favorire lo sviluppo delle life skills, e ha lo scopo di rendere omogeneo, efficace e di qualità il percorso diagnostico-terapeutico e assistenziale del giocatore”.
Le azioni previste tengono conto delle linee guida proposte dall’osservatorio nazionale sul GAP: “Stiamo predisponendo – aggiunge Angela Lacalamita, referente regionale della prevenzione progetto GAP – interventi di prevenzione, informazione e aggancio precoce delle situazioni a rischio, con l’obiettivo di raggiungere la popolazione giovanile e i giocatori problematici in un’ottica di prevenzione e trattamento dei target difficilmente raggiungibili. I piani terapeutici assistenziali – prosegue –saranno articolati in percorsi di cura intensivi e più brevi, compatibili con esigenze lavorative e familiari, e coinvolgeranno maggiormente le famiglie, con professionalità qualificate e differenziate per offrire trattamenti personalizzati, sulla base di un approccio multimodale, multidisciplinare e integrato per il giocatore e i suoi famigliari”.
Oltre ai laboratori, saranno organizzati incontri di sensibilizzazione in diverse città della provincia di Bari nei quali sono previsti gli interventi di specialisti della problematica, piccole dimostrazioni dei risultati dei laboratori teatrali ed un reading a cura dell’attore Franco Ferrante dal titolo “Giochi d’Autore”. A conclusione del progetto, si terrà un evento finale in cui saranno resi noti i risultati dei laboratori artistici e che ospiterà un convegno sul tema del GAP.