La notizia era nell’aria da un paio di settimane ma a certificarla è stata una apposita determina dirigenziale di pochi giorni fa che lo ha messo nero su bianco.
Bitonto ha incassato un finanziamento di 250mila euro con cui implementare il numero delle telecamere presenti in città. Si tratta ormai di una strumentazione che non risolve il problema della sicurezza, ma che è diventata essenziale per garantire un livello più alto di attenzione laddove non arrivano gli occhi umani. Con la cifra, incassata dal ministero dell’Interno grazie a un progetto presentato l’anno scorso, verranno installati 25 occhi elettronici di ultima generazione, tra città e frazioni. «Una somma – esulta il sindaco Francesco Paolo Ricci – che ci consentirà di dotare la centrale operativa del comando di polizia locale di dispositivi all’avanguardia, di potenziare il coordinamento tra le specifiche attività svolte dalle forze di polizia e di monitorare con più efficacia il territorio rendendo più efficace il processo di individuazione dei responsabili di episodi di criminalità». Le 25 nuove telecamere andranno ad aggiungersi alle quasi 40 già presenti (di cui cinque di lettura targhe) di sola proprietà comunale e saranno installate in zona centro storico e periferia e frazioni di Palombaio e Mariotto. Due totem saranno posizionati in villa comunale e al parco Masciale, per permettere ai cittadini di mettersi in contatto con il comando di via Dossetti semplicemente pigiando un tasto.
«Da un colloquio a settembre con l’attuale questore di Brindisi, Annino Gargano, che nel 2017 era capo della squadra mobile di Bari – racconta l’assessore all’Innovazione tecnologica, Serena Rita Schiraldi -, è emerso che il sistema di videosorveglianza nel centro antico, appartenente alla criminalità, era così sofisticato che riusciva a seguire tutti i vicoli e fu proprio grazie al sequestro delle immagini di quelle telecamere, che gli investigatori hanno potuto ricostruire le fasi più importanti dell’omicidio di Anna Rosa Tarantino. Di qui l’idea di replicare e migliorare la dotazione tecnologica in possesso della criminalità per un controllo a tutela dei cittadini»