Immagine

WEB PROJECT MANAGER
Alessandro Intini

mercoledì, 14 Maggio, 2025
No Result
View All Result
Immagine

DIRETTORE DA BITONTO
Mario Sicolo

DaBitonto.com
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche
DaBitonto.com
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche
No Result
View All Result
DaBitonto.com
No Result
View All Result

Home » Bitonto da Riscoprire/Il pagliaro di Vincenzo Mininni, roccaforte dei briganti bitontini

Bitonto da Riscoprire/Il pagliaro di Vincenzo Mininni, roccaforte dei briganti bitontini

Il fenomeno del brigantaggio si era già radicato a Bitonto alla fine del XVIII secolo con i briganti Filippo Santamaria, Giovanni Ventafridda, Gaetano Cuoccio, Francesco Cicciomessere e Giacò (Bagiacco)

Lucia Maggio by Lucia Maggio
6 Gennaio 2019
in Cronaca
Bitonto da Riscoprire/Il pagliaro di Vincenzo Mininni, roccaforte dei briganti bitontini
Condividi con FacebookCondividi con WhatsappCondividi via Email

In contrada “Monte di Spoto”, percorrendo “via di sotto”, giunti nei pressi di “Torre Carriere”, dalla strada si intravedono nell’adiacente fondo i resti di una rustica fabbrica simile ad un tozzo fortilizio circondato da numerose piante d’ulivo. Trattasi del famoso “pagghiàre d’Venginze Minìnni”, caratteristica struttura rurale trulliforme, risalente agli inizi dell’800, appartenuta all’omonima famiglia, caratterizzata da un paramento murario realizzato tramite l’utilizzo dell’abbondante pietra calcarea “dolomia” di colore grigio ocra. A prima vista il “pagliaro” appare come uno di quei comunissimi ricoveri utilizzati dai contadini per rifugiarvisi durante le intemperie e depositare gli attrezzi agricoli. Tuttavia, tale struttura, posizionata in una posizione strategica, non lontano dall’antica via Appia, per le sue dimensioni e per sua originaria conformazione interna differente rispetto ai “pagliari” usuali, costituiva una “base occasionale” per le scorrerie dei briganti stabilitisi in zona, nella quale bivaccavano, si addestravano al tiro e preparavano gli agguati. Il fenomeno del brigantaggio, piaga secolare dell’Italia Meridionale, si era già radicato a Bitonto alla fine del XVIII secolo, quando i briganti “Filippo Santamaria”, “Giovanni Ventafridda”, “Gaetano Cuoccio”, “Francesco Cicciomessere” e “Giacò” (Bagiacco), con le loro bande dilagavano nelle campagne assaltando corriere, depredando granai, capi di bestiame, rapinando ed assassinando contadini e viandanti. La struttura, di forma circolare, caratterizzata da una serie di corsi concentrici di chiancarelle che, compattate ad incastro, reggono una grande volta di forma conica, rappresentava uno dei più sofisticati sistemi di appostamento brigantesco. Un piccolo ingresso rettangolare dà l’accesso all’interno in passato suddiviso in due vani. Il primo vano era caratterizzato da una nicchia utilizzata come mangiatoia e da una finestrella utilizzata dai briganti come punto di osservazione sul territorio circostante. Il secondo vano era caratterizzato da un sofisticato sistema di appostamento suddiviso in due piccoli vani, uno superiore e l’atro inferiore. Quello inferiore era formato da un piccolo e basso corridoio lungo circa un metro e mezzo il quale si biforca da un lato su di una feritoia quadrangolare esterna necessaria per sparare o sgattaiolare fuori, dall’atro sboccava su un piccolo foro interno usato per puntare contro qualche sventurato ivi entrato. In questo stesso vano si apriva nel suolo un piccolo pozzetto utilizzato presumibilmente per nascondere armi o refurtiva, tutt’oggi esistente. Anche il vano superiore era caratterizzato da un corridoio con due biforcazioni con affaccio esterno ed interno, ma questo era strettissimo è consentiva al brigate di tenere sotto controllo la situazione distendendosi e strisciando a pancia in giù. Esternamente sui muri perimetrali di ambo i lati due rampe di gradinate ottenute da chiancarelle aggettanti, permettono di raggiungere due nicchie utilizzate dai briganti per appostarvisi restando al riparo. Attualmente, questa caratteristica struttura, di proprietà del signor Vito Coviello, purtroppo mutata nel tempo a causa di vari crolli interni, meriterebbe di essere ristrutturata, rivalutata e resa fruibile a tutti, dotandola di apposito cartello identificativo-descrittivo ed inserendola in un percorso di visite campestri.
Pasquale Fallacara

Articolo Precedente

Dopo l’ennesimo furto, insicurezza totale all’ex ospedale di Bitonto. I sindacati minacciano lo stato di agitazione

Prossimo Articolo

Decreto sicurezza, Fsp Polizia: “Inutile che i sindaci rimettano la fascia, urge solo un “Tavolo regionale per la legalità e la sicurezza””

Related Posts

Olivi espiantati per parco fotovoltaico. Sinistra Italiana – AVS: “Dubbi sulla sensibilità dei nostri amministratori sui temi ambientali”
Cronaca

Ma voi, un campo dove hanno ucciso gli ulivi per far spazio ai pannelli fotovoltaici, lo avete mai visto?

14 Maggio 2025
Eventi conclusivi “Rigenerazioni in Comune” in cui si restituiranno gli esiti del percorso di partecipazione con gli incontri del 16 maggio a Bitonto, 19 Maggio a Mariotto e 23 Maggio a Paolmbaio
Cronaca

Eventi conclusivi “Rigenerazioni in Comune” in cui si restituiranno gli esiti del percorso di partecipazione con gli incontri del 16 maggio a Bitonto, 19 Maggio a Mariotto e 23 Maggio a Paolmbaio

14 Maggio 2025
Cure Palliative: in Puglia vi accede solo una persona su 3
Comunicato Stampa

Cure Palliative: in Puglia vi accede solo una persona su 3

13 Maggio 2025
Olivi espiantati per il fotovoltaico, Fracchiolla: “Così si sradica ciò che ci identifica”
Comunicato Stampa

Olivi espiantati per il fotovoltaico, Fracchiolla: “Così si sradica ciò che ci identifica”

13 Maggio 2025
E sono tre. C’è la richiesta per un altro impianto eolico sul nostro territorio
Cronaca

E sono tre. C’è la richiesta per un altro impianto eolico sul nostro territorio

13 Maggio 2025
“Road to Battiti”, luci, musica e “cuoricini” su Bitonto
Cronaca

“Road to Battiti”, luci, musica e “cuoricini” su Bitonto

12 Maggio 2025
Prossimo Articolo
Decreto sicurezza, Fsp Polizia: “Inutile che i sindaci rimettano la fascia, urge solo un “Tavolo regionale per la legalità e la sicurezza””

Decreto sicurezza, Fsp Polizia: "Inutile che i sindaci rimettano la fascia, urge solo un "Tavolo regionale per la legalità e la sicurezza""

Notizie dall'Area Metropolitana

giovani ciclisti
Comunicato Stampa

Grande successo per la 3ª Giornata Azzurra dedicata ai giovani ciclisti

by La Redazione
7 Maggio 2025

Un'altra domenica di entusiasmo e passione per la 3ª Giornata Azzurra, nuovo grande appuntamento per i giovani ciclisti. I talenti...

Leggi l'articoloDetails
riuso

Sanb presenta la Festa del Riuso. Domani la prima giornata nel centro raccolta di Ruvo

26 Aprile 2025
campioni regionali

2º XC Colle San Pietro, Vittorio Carrer (Team Eracle) e Ilenia Fulgido (Team Valnoce) campioni regionali

16 Aprile 2025
“Monopoli, dal mare alla valle”. Domani l’inaugurazione della mostra fotografica

“Monopoli, dal mare alla valle”. Domani l’inaugurazione della mostra fotografica

9 Aprile 2025
mario cipollini

Mario Cipollini in Puglia, testimonial d’eccezione del nostro ciclismo

8 Aprile 2025

Rubriche

“Habemus Papam”
Il punto di svista

“Habemus Papam”

by La Redazione
14 Maggio 2025

“Nuntio vobis gaudium magnum, habemus papam”… Rieccheggiano ancora nell’aere le parole con cui  il Cardinale protodiacono Dominique Mamberti ha annunciato...

“Bitontino dell’anno” 12/12. Michele Muschitiello, cantore della bitontinità

“Bitontino dell’anno” 12/12. Michele Muschitiello, cantore della bitontinità

13 Maggio 2025

Mensile Online

DaBitonto.com

Privacy Policy Cookie Policy

Follow Us

  • Il Progetto
  • Redazione
  • La tua pubblicità
  • Contatta la redazione

© 2024 daBITONTO / Gruppo Intini srl - P.IVA 07183780720 Testata giornalistica – Reg. stampa n.684/2013 Tribunale di Bari
powered by Comma3

No Result
View All Result
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche

© 2024 daBITONTO / Gruppo Intini srl - P.IVA 07183780720 Testata giornalistica – Reg. stampa n.684/2013 Tribunale di Bari
powered by Comma3