Il biodistretto delle lame è realtà. Mercoledì scorso, infatti, i soggetti promotori, riuniti a Ruvo, nella sede della Polizia Locale, insieme alle aziende che hanno aderito, hanno firmato l’atto costitutivo dell’associazione, che nasce per promuovere l’agricoltura biologica, diffondere buone pratiche rurali, ambientali e sociali, tutelare i saperi locali, la biodiversità, sviluppare un ecoturismo culturale e gastronomico. Obiettivo da perseguire attraverso un modello di sviluppo sostenibile del territorio.
I comuni che hanno sottoscritto l’atto costitutivo sono Ruvo di Puglia e Bitonto, ma fine ultimo è includere altri paesi, come Corato, Terlizzi, Bisceglie, Molfetta e Giovinazzo, per fare in modo che il biodistretto si estenda dalla Murgia al mare, seguendo il corso delle lame, formazioni carsiche tipiche del paesaggio pugliese, che, con la Lama Balice, interessano anche la nostra città.
L’iter per la creazione del biodistretto delle lame iniziò a dicembre 2016, su impulso del Comune di Ruvo, da un’idea del consigliere comunale ruvese Rino Basile, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo socioeconomico, culturale e turistico dei territori interessati partendo dalle potenzialità, ma anche dai bisogni del mondo agricolo locale. A luglio 2017, fu redatto il Piano strategico di attivazione delle strategie e degli obiettivi specifici. Ed è stato proprio dal vicino ente locale che è arrivato l’invito a Palazzo Gentile, dove ha trovato pareri positivi.
A novembre 2018, dunque, ha dato l’adesione anche l’amministrazione comunale di Bitonto. Un’adesione che, nel marzo scorso, ha avuto l’avvallo del consiglio comunale.
«È una grande sfida. Ma il percorso funzionerà solo se ognuno farà la propria parte. Sono modalità che altrove si sperimentano da anni. Il nostro obiettivo è la promozione della conoscenza e la valorizzazione del nostro territorio e dei suoi prodotti» ha commentato il vicesindaco Rosa Calò, presente all’incontro di Ruvo, insieme al consigliere del Partito Democratico Gaetano Bonasia, che, nella seduta consiliare di marzo, aveva salutato positivamente il progetto, intravedendo ricadute positive per l’agricoltura.
«Il distretto ha la grande mira di mettere insieme tutti i comuni attraversati dalle lame » ha spiegato Rino Basile, consigliere comunale di Ruvo, da sempre promotore dell’idea, insieme al sindaco Pasquale Chieco, presente all’incontro.
«Non è una mera idea di principio – ha chiarito Basile – Abbiamo lavorato tanto sul piano strategico di azione, pensando a ben dodici interventi strategici, come promuovere l’agricoltura sociale come strumento di inclusione in situazioni di svantaggio, promuovere la cultura contadina non solo attraverso musei, ma in termini di recupero di quelle tradizioni che ci troviamo nel dna, avendo tutti avuto un parente che viene dal mondo contadino. Il distretto non nasce isolato, ma ha convenzioni con l’Università di Bari, con l’istituto agronomo ed altri enti. Ci sono tu8tta una serie di programmi e progetti che hanno il fine di fornire supporto alle aziende che aderiranno».