Ma qual è il valore economico reale dell’Azienda servizi vari?
Se lo chiedono da Palazzo Gentile, che qualche giorno fa ha pubblicato un Avviso pubblico ad hoc con il quale si vogliono trovare soggetti ed esperti del settore per scoprirlo.
Il percorso ha un duplice passaggio. Dapprima, appunto, si ricercano le manifestazioni di interesse (proprio per questo, fanno sapere dal Comune, “con il presente avviso, di carattere esclusivamente esplorativo, non è indetta alcuna procedura di gara, di affidamento concorsuale o paraconcorsuale e che non sono previste graduatorie di merito o attribuzioni di punteggio”, e poi ci sarà la procedura negoziata vera e propria per capire l’effettivo valore dell’Asv, la società che attualmente ha il servizio dell’Igiene urbana in città.
La volontà di scoprire realmente la consistenza economica dell’Azienda servizi vari non nasce ieri, ma è l’ennesima tappa di una storia iniziata più di due anni fa. Nel 2016, infatti, anche in virtù di precise normative arrivate in tema di società partecipate (la famigerata “legge Madia” sulla Pubblica Amministrazione) e perché sarebbe dovuta arrivare di lì a poco la Società ambientale Nord barese – Sanb – , la prima amministrazione targata Michele Abbaticchio decide di mettere sul mercato le quote personali (60 per cento) della storica azienda di famiglia, alienandole.
Nel 2017, però, siamo a ottobre, vista la prolungata e continua situazione di stallo della Sanb (che continua ancora oggi) ed ennesime novità legislative sopraggiunte in materia, da corso Vittorio Emanuele tornano sui loro passi, mettono a punto un Piano straordinario delle partecipazioni societarie comunali, e si sceglie da un lato di mantenere le proprie quote e dall’altro di affidare quelle private a un nuovo socio, più “operativo”, mediante una gara a doppio oggetto.
E, proprio per dare seguito a questa decisione, è emersa la “necessità di determinare il valore economico dell’Azienda Asv SPA nel suo complesso, tramite redazione di perizia di stima asseverata, conseguendo, altresì, la determinazione del valore della quota di minoranza corrispondente al 40 per cento di proprietà di Puglia Multiservizi srl , da porre a base d’asta nell’ambito della procedura a evidenza pubblica tesa all’individuazione del nuovo socio operativo di minoranza in sostituzione di quello attuale (socio finanziario)”.
Ed ecco, allora, l’Avviso Pubblico, anzi meglio dire una indagine conoscitiva. Possono partecipare singoli professionisti o associati, società di professionisti e/o di revisione che abbiano alcuni precisi requisiti (per saperne di più e per scaricare tutti i documenti andare sul sito www.comune.bitonto.ba.it), e le domande arrivare saranno analizzate dagli uffici comunali preposti, che poi effettueranno tutte le procedure successive.
La procedura negoziata, poi, avverrà tramite la piattaforma di mercato elettronico della Regione Puglia “Empulia”.
E per il Consiglio di amministrazione? In Asv, però, sono tanti i temi aperti sul tavolo. Uno di questi è la nomina dei due membri pubblici del nuovo Consiglio di amministrazione, visto che l’azienda saluterà l’amministratore unico e tornerà al Cda. C’è stato un apposito bando al quale, come hanno riferito nei giorni scorsi i colleghi di “Bitontotv”, hanno partecipato non poche personalità. C’è Vincenzo Castellano, amministratore uscente, Gioacchino Colasanto, Graziano Lepore, Romina Centrone, Francesco Ruggiero, Giacomina Saracino, Massimo Labianca, Giuseppe Pepe, Francesco Marrone, Ivan Francesco Aurelio Lorusso, Felice D’Aucello, Donato Madaro, Giuseppe Romano, Vincenzo Giuseppe Suriano, Anna Rosa Battista.
A scegliere i due uomini sarà il sindaco Michele Abbaticchio.