Un corteo cittadino per ribadire ancora una volta “no”
all’accorpamento del Tribunale di
Bitonto a quello di Modugno.
Si è conclusa la tre giorni di protesta degli avvocati
nostrani per la difesa degli uffici giudiziari di via Planelli, e l’ultimo
appuntamento è stato appunto la marcia che si è dipanata da largo Villa, via
Verdi, via Repubblica, corso Vittorio Emanuele e ritorno davanti al polmone
verde cittadino.
Purtroppo, a parte gli addetti ai lavori e i
rappresentanti del mondo politico, sparuta e veramente minima la presenza della
cittadinanza.
«Eppure questa battaglia è soprattutto per i
cittadini – ha affermato l’avvocato e consigliere Francesco Toscano – perchè le ricadute di questa chiusura
sarà sulla loro pelle e sulle loro tasche».
Il motivo è presto detto: «più spese per far
notificare un atto, più difficoltà nel raggiungere gli uffici giudiziari, più
problemi per celebrare le udienze, e più facilità che io processi vadano in
prescrizione», hanno precisato i forensi, come dimostra il fatto che
già molte sedute processuali sono già saltate a Modugno dopo il trasloco dei
fascicoli di Acquaviva delle Fonti.
«L’accorpamento tra le sezioni distaccate provocherà
sicuramente un’ennesima grave paralisi della funzione giurisdizionale, che si
tradurrà in una e vera propria negazione di giustizia per i cittadini», hanno
spiegato gli avvocati. E, a tutto questo, si deve aggiungere il fatto che «Modugno
è incapiente per contenere Bitonto e Acquaviva delle Fonti» ha
sostenuto Annamaria Saracino, segretario dell’Ordine degli avvocati bitontini.
E, sempre sul fronte Tribunale, questa sarà una
settimana davvero importante. Domani, il Consiglio
regionale pugliese dovrebbe dire “sì” al referendum sull’abrogazione del d.lgs 155/2012 (quello sulla
soppressione delle sedi distaccate dei Tribunali), mercoledì, invece, il Tar darà la risposta decisiva sulle
sorti degli uffici giudiziari cittadine dopo che il 29 agosto aveva accolto il
ricorso del Comune.
Giovedì, invece, gli avvocati si riuniranno davanti al
Tribunale per una nuova assemblea pubblica.
Importante e degno di nota il documento che riguarda l’espressionedel Tar leccese, sulla concessiva sul Tribunale di Casarano e ha confermando rinviando a gennaio
2014 l’udienza di discussione del merito.
L’avvocato Graziano Lepore dichiara che: «questo documento crea un precedente
importante per il Tribunale bitontino a cui sicuramente potremmo fare
affidamento».