“Siamo in balia del malcostume. Questo sarà un grave sfregio per la città”.
Amarezza mista a vergogna per Emanuele Pagone.
L’ennesimo incendio d’auto verificatosi nella nostra città, questa volta bruciato anche un po’ l’anima dei bitontini.
Stanotte le fiamme hanno distrutto una Fiat Punto, parcheggiata nei pressi dello storico Palazzo Vulpano.
Ancora da accertare la natura dell’incendio che ha causato gravissimi danni al Palazzo stesso: pareti annerite sino all’ultimo piano, pietre secolari danneggiate.
“Non è stato uno sfregio a noi o al Palazzo, ma alla città e all’intera comunità” commenta Pagone. Solo qualche anno fa, la sua famiglia aveva deciso di acquistare questo pezzo di storia.
Per salvaguardare un monumento di Bitonto, lo stesso professore si è fatto carico di ingenti costi di gestione. Tra le precauzioni prese, anche un divieto di sosta all’ingresso, purtroppo mai rispettato.
E stanotte la beffa.
“Stiamo pensando di presentare denuncia alla Procura, perché siamo stati ignorati da tutti, amministrazione compresa” continua Pagone.
“Come si fa a sostenere questo scempio? Solo a vedere le foto ti brucia l’anima, un monumento rinascimentale che è un fiore all’occhiello della cultura e dell’arte della nostra città…” commenta su facebook il prof. Nicola Pice.
Palazzo Vulpano non tornerà mai più come prima. “L’alone” rimarrà per sempre a ricordare quest’episodio di cronaca e soprattutto inciviltà.