Dal Coordinamento FLP riceviamo e volentieri pubblichiamo
La scrivente
Segreteria è venuta a conoscenza delle risultanze della riunione avvenuta ieri
alla presenza del Sindaco di Bitonto.
A memoria futura, si
intende esprimere l’insoddisfazione delle risultanze essendo le stesse non
esaustive per l’attività dell’Ente e, soprattutto, degli interessi economici
del personale, che comunque non vedono risolto il soddisfacimento del proprio
credito.
Inoltre stanno scadendo
i termini per il pagamento delle mensilità arretrate e accertate
dall’Ispettorato del lavoro di Bari e che, a breve, potrebbe causare la nomina
di un commissario per le liquidazione dei ricorrenti se, non addirittura, una
richiesta di amministrazione coatta.
L’ASP, così come
economicamente indebitata e non solo con i dipendenti, è di fatto destinata
alla chiusura e, prima o poi, gli organi di controllo regionali non potranno
più far finta di niente, tranne se proprio il Comune di Bitonto non provveda a
farsi carico del tutto, rilevando gli attivi e passivi, con un avvio delle
procedure per lo scioglimento.
L’andare avanti con
questa gestione vuol dire esporre gli amministratori dell’ASP ad ulteriori
rischi di rilievi contabili da parte della procura Generale della Corte dei
Conti e dall’autorità di controllo sulla trasparenza amministrativa previsto
dal D.Lgs. 33/2013 riordino obblighi pubblicità e trasparenza, atteso che
ancora oggi non si trovano tracce del bilancio dell’Ente.
Tanto meno lo stesso è
stato fatto oggetto di discussione con le OO.SS. nella parte riguardante il
personale.
Quindi, andare avanti
senza una meta ma soltanto con dichiarazioni vacue piuttosto che con progetti
stabili e duraturi che abbiano benefici economici immediati e che permettano di
ripianare i debiti delle gestioni precedenti, diventa, col tempo, solo un inutile
accanimento terapeutico ed ormai il tempo è abbondantemente scaduto.
Del resto, anche
ultimamente, la gestione clientelare del personale con abusi di assegnazioni di
mansioni senza ordini di servizio, denota l’incoscienza della gestione.
Riteniamo, pertanto, che
l’orchestrina stia finendo di suonare l’ultima canzone e che si sta concludendo
l’ultimo ballo su Titanic ed è giunto il momento di notiziare gli organi
competenti.