Arrivano i chiarimenti tecnici sul cantiere in largo Teatro, dove sono in corso i lavori di risanamento e recupero funzionale della pavimentazione stradale.
Il punto della situazione è stato fatto ieri mattina con un sopralluogo congiunto tra la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bari, Bat e Foggia e l’Ufficio Tecnico comunale.
Al sopralluogo hanno preso parte insieme all’arch. Emilia Pellegrino, responsabile della sezione tecnica territoriale 8 della Soprintendenza, e all’ing. Luigi Puzziferri, dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale, la vicesindaco Rosa Calò e il titolare e il direttore tecnico dell’impresa altamurana Ilvea Building srl, esecutrice dei lavori, che comprendono, oltre a largo Teatro, via Alfieri, vico Paisiello e corte Santa Lucia.
Nella zona attualmente interessata dal cantiere, compresa tra vico Pasiello e corte Santa Lucia, la rimozione dell’asfalto ha portato alla luce aree di pavimentazione con basole di pietra in buone condizioni di conservazione.
Per questo l’arch. Pellegrino ha fornito precise indicazioni per “effettuare un rilievo dettagliato dei brani ben conservati, in modo da provvedere alla loro risistemazione nello stesso posto e ricostruire il disegno geometrico dell’area, da utilizzare come guida per le necessarie inserzioni di basole nuove e per il raccordo con le parti pavimentate ex novo”.
“Si è discusso in particolare – spiega la vicesindaco Calò – della situazione di quelle aree, dove le chianche rinvenute appaiono evidentemente lesionate e di problematico e difficile recupero, per la duplice azione negativa causata dai buchi praticati per far aderire l’asfalto e dai fuochi che in passato i residenti erano soliti accendere direttamente sulla pietra. Altra questione affrontata dai tecnici è stata quella connessa all’allineamento delle quote stradali e delle pendenze, necessarie per garantire un deflusso delle acque meteoriche non problematico per gli edifici che si affacciano sull’area”.
“All’impresa – aggiunge Calò – ho richiesto la massima collaborazione per imprimere ai lavori un ritmo che contemperi il rispetto dei tempi prefissati con l’esigenza di recuperare il maggior numero possibile di basole, come concordato con la Soprintendenza. Il lavoro è delicato ed è importante portarlo avanti con la dovuta cautela, rappresentando, altresì, un ulteriore tassello nel recupero funzionale e socio-economico del nostro splendido Centro antico”.