«Dietro la storica “Pescara” sotto agli occhi di tutti, nella totale omertà, hanno staccato per non dire vandalizzato” nuovamente”, un pezzo di storia bitontina».
È la denuncia, l’ennesima, di Michele Castellano, dopo un nuovo sfregio portato avanti da chi, in sfregio al patrimonio storico e architettonico cittadino, ha provocato il distacco di un lastrone di marmo nel retro dell’edificio ottocentesco che sovrasta l’antica cisterna e che, prima di essere sede del Partito Democratico, è stata sede del Fascio Giovanile di Combattimento e, dopo, del Partito Comunista Italiano.
Non è la prima volta che l’edificio viene danneggiato. Già a gennaio scorso la balaustra che delimita l’edificio storico subì una sorte identica. Un grosso masso fu divelto e abbandonato tra le fioriere che Michele Castellano, ideatore del progetto Strade dei fiori, ha posizionato per abbellire piazzetta Fratelli Bandiera, troppo spesso ostaggio degli incivili.
Anche da questo punto di vista, diverse le denunce dei residenti negli anni. L’ultima, due mesi fa, quando i residenti fecero un esposto a questore e prefetto per denunciare la presenza continua di ragazzi arroganti che dal pomeriggio, fino a notte fonda, fanno di piazza Fratelli Bandiera, Corte dei Mille e via Generale Traversa, cuore di corso Vittorio Emanuele II, il teatro di schiamazzi, urla, atteggiamenti pericolosi in sella a bici e scooter, insultando chiunque si affacci per redarguirli.