Era stato minacciato di morte, ma non ha abbassato la
testa.
Antonio
Decaro, sindaco di Bari, dopo i disordini dovuti al serrato
controllo dei venditori ambulanti abusivi durante i festeggiamenti di San
Nicola, aveva ricevuto minacce di morte sia verbali che, in seguito, anche sui
social.
«Oggi qualcuno
ha pensato di poterci intimidire contrastando la polizia municipale e le forze
dell’ordine, minacciando e cercando di fare paura ai lavoratori e ai
commercianti onesti – commentava il sindaco metropolitano su Facebook -. Noi non ci stiamo e non ci stanno i baresi. Non volteremo la testa
dall’altra parte, non ci faremo tenere in ostaggio».
Ieri
sera il presidente della Regione, Michele
Emiliano, i colleghi sindaci dell’Area Metropolitana (da Bitetto, Polignano,
Cassano, Gravina, Santeramo, Bitritto, Capurso, Corato, Poggiorsini, Triggiano,
Bitonto, Acquaviva, Casamassima e Turi), politici di centrodestra come Francesco Paolo Sisto, e di
centrosinistra, come Franco Cassano, Alberto Losacco del Pd e tutti gli
assessori della giunta comunale, presidenti delle aziende municipalizzate, i
sindacati del commercio cittadino (Cgil, Cisl e Uil) e molti altri si
sono uniti attorno a Decaro per non abbassare la testa, per non cedere alla
criminalità, pronti ad affrontare questa battaglia contro l’illegalità.
«Le
istituzioni metropolitane hanno risposto compatte – commenta il
sindaco, Michele Abbaticchio,
presente alla manifestazione -. È stato molto bello l’abbraccio che c’è
stato tra Antonio e il presidente Emiliano, che ha confermato il loro rapporto
saldo e di reciproca stima. Il sit-in organizzato di sera, certo non ha
favorito la presenza degli studenti delle scuole che avrebbero sicuramente
avuto il piacere di stare accanto al loro sindaco. La presenza dei sindacati e
delle associazioni di categoria ha dato prova di una grande sensibilità della
legalità e del rispetto delle regole: mi ha fatto piacere, come vicepresidente
di Avviso Pubblico, che ci sia stato, attraverso questo episodio, un momento di
riflessione sulla complessità della vita amministrativa oggi e di amministrare
secondo le regole».
E
il sindaco Abbaticchio, oggi alle 15, sarà presente presso l’Ex palazzo della
Provincia per firmare il Patto per Baricon il premier Renzi.
Matteo Renzi arriva a Bari anche
per stare accanto a Decaro: «Antonio Decaro è un ragazzo della
mia età. Ingegnere. Pugliese. Il mio primo atto da segretario del PD è stato
chiuderlo in una stanza e costringerlo a partecipare alle primarie per Sindaco
di Bari – scrive in una nota -. Faceva il parlamentare, era molto utile
la sua presenza a Roma. Ma scherzando gli dissi: “Sono qui per peggiorarti
la vita, mettiti in gioco per la tua città“. Antonio oggi è un sindaco
bravo e onesto, competente e appassionato. La vita gli è migliorata, non
peggiorata: può godere tutti i giorni delle opportunità e della difficoltà che
solo un sindaco conosce. Ma da qualche giorno riceve minacce di morte da parte
di alcuni clan che sta combattendo con la sua azione amministrativa. Ho deciso
che domani pomeriggio vado a Bari. Sarà l’occasione per firmare il Patto
per Bari (al mattino firmiamo il Patto per l’Abruzzo all’Aquila e il
Patto per il Molise a Campobasso). Ma sarà anche l’occasione per dire che Antonio
non è solo. E tutti noi ci sentiamo impegnati assieme a lui e ai tanti
sindaci che in nome della legalità combattono ogni giorno».