Dopo ben 4 interrogazioni parlamentari dei deputati L’Abbate e Scagliusi (M5S), la questione della megadiscarica Martucci è approdata finalmente nel consiglio regionale della Puglia. Durante la seduta di martedì scorso, infatti, l’assessore Santorsola ha risposto ai quesiti posti dai consiglieri Antonella Laricchia e Antonio Trevisi sulle analisi delle acque dei pozzi nelle campagne della cosiddetta “Conca d’Oro”, sul rischio incendio e sui pericoli in generale per la mancata messa in sicurezza del sito nonché sulle operazioni di controllo e prevenzione della megadiscarica di Conversano (Bari) posta oggi sotto sequestro per numerose ipotesi di reato tra cui il disastro ambientale.
Dopo aver ripercorso la lunga storia del sito da più di trent’anni adibito a discarica, l’assessore regionale all’ambiente Domenico Santorsola ha ribadito che “corre l’obbligo di evidenziare quanto l’impianto complesso e tecnologicamente avanzato di trattamento dei rifiuti urbani sito in Conversano, nel rispetto di quanto la magistratura disporrà, sia importante al fine di garantire l’autosufficienza impiantistica a livello di Ambito Territoriale Ottimale e di rispettare il principio di prossimità“.
L’assessore ha poi ripercorso il lungo, laborioso e non ancora ultimato (ancora non è possibile visionare i risultati delle analisi delle acque dei pozzi artesiani) lavoro portato avanti dal Comitato Tecnico nato dall’ordine del giorno approvato nel novembre 2013, durante la discussione del PRGRU (Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani), e finanziato con ben 500.000 euro.
“Se da un lato risulta incredibile come, dopo più di due anni, il Comitato Tecnico non sia riuscito a portare a termine la benché minima analisi nell’interesse delle intere comunità coinvolte, dando ragione alle nostre perplessità sorte sin dalla sua creazione – commentano i parlamentari Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi e la consigliera regionale Antonella Laricchia (M5S) – dall’altro desta preoccupazione che non sembra esserci nessuno in grado di controllare e garantire che tutto il sito di contrada Martucci venga posto in sicurezza. Il pericolo di incendio o di altri danni all’ambiente ed alla salute dei cittadini del sudest barese è così evidente che non ci capacitiamo come la Regione Puglia possa lavarsene le mani a norma di legge. Non ci fermeremo e continueremo a fare pressioni su tutti gli organi preposti – concludono L’Abbate, Scagliusi e Laricchia (M5S) – affinché i cittadini di Conversano, Polignano, Mola e Rutigliano possano evitare di dover subire una nube tossica sprigionata dalla megadiscarica Martucci, rimasta apparentemente incontrollata“.