«All’Istituto Oncologico di Bari sono stati inaugurati ieri nuovi reparti che porteranno la struttura ad essere il centro della rete oncologica regionale».
Ad annunciarlo è stato Emanuele Sannicandro che, illustrando le ragioni del proprio ritardo alla seduta del consiglio comunale di ieri, ha riferito di aver presenziato all’evento, in qualità di presidente del Comitato di Indirizzo e Verifica dell’Oncologico, insieme al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: «Tra l’altro questi nuovi reparti sono stati inaugurati senza che ci fosse la chiusura degli ospedali da cui provenivano, caso unico in Italia. Tutte e due le strutture funzionano nonostante il trasferimento. Frutto, questo, di un grande lavoro di squadra».
All’Irccs (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) Giovanni Paolo II, infatti, sono state trasferite l’Anatomia Patologica e la Chirurgia Toracica dell’Ospedale San Paolo e l’Oncologia Medica del Di Venere, con lo spostamento di circa 100 unità tra medici, infermieri e tecnici di laboratorio, che hanno integrato il personale già presente, la riallocazione di spazi per la creazione di stanze per l’infusione della chemioterapia. Con il trasferimento, secondo le parole del governatore Emiliano, riportate sulla Gazzetta del Mezzogiorno, ci sarà una lotta ai tumori più efficace e una diminuzione dei viaggi della speranza verso le strutture sanitarie settentrionali.
«È un momento molto importante per la nostra regione e un primo punto di partenza per tutti i cittadini pugliesi» aggiunge Sannicandro, ricordando con un pizzico d’orgoglio che, al vertice della struttura ci sono due bitontini: lui e il direttore generale Antonio Delvino.