Ieri sera, vigilia di Ferragosto, nel cuore del centro storico di Bitonto si respirava un clima diverso. Sia per il numero inferiore di gente che passeggiava (comprensibile, visto che erano le ore immediatamente precedenti la festa estiva principale) sia anche per i locali ed esercenti aperti, pochi proprio per il motivo di cui sopra. Nell’aria, però, quello che era successo 24 ore prima (la serata da incubo con i due episodi raccontati più quello accaduto a un altro giovane ragazzo, gettato dalla scalinata della chiesa di san Gaetano sempre da una baby gang di ragazzini e per futili, futilissimi motivi), era purtroppo ancora pesante. Un (piccolo? Grande?) fardello che ha sconvolto la collettività e ha riempito i Social di reazioni.
La serata, però, è stata caratterizzata da due elementi importanti: la presenza di una pattuglia di vigili urbani (c’era anche il comandante Silvana Dimundo) che si spostava tra piazza Cavour e piazza Cattedrale, fermando coloro che, in barba all’ordinanza e ai divieti, si avventurava con le biciclette elettriche e non, non lesinando nemmeno qualche controllo a tappeto. C’era anche il sindaco Francesco Paolo Ricci, che ha passato ore (e non è la prima volta) nella città vecchia, soprattutto tra il salotto bitontino e piazza Cattedrale non lesinando incontri dialettici – vedasi quello con un gruppo di ragazzi seduti in modo scomposto davanti proprio alla Cattedrale – con qualche “indisciplinato”. Dettaglio che indica la presenza fisica delle istituzioni cittadine (in attesa di quella del coordinamento delle forze dell’ordine) e la volontà, adesso fondamentale più che mai, di recuperare quel senso di comunità di cui Bitonto tutta ha un disperato bisogno.