Secondo la delibera
della giunta del sindaco Michele Abbaticchio, risalente all’inizio
dello scorso mese, le tariffe per servizi cimiteriali sono
aumentate rispetto a quelle previste nel 2007.
Diventa più costoso il
dover seppellire i propri cari, ma anche problematico per l’assenza di spazi
sufficienti. Con l’approvazione della maggioranza della giunta del sindaco,
son state cambiate le tariffe da versare per le tumulazioni, le esumazioni e le
altre traslazioni dei corpi dei defunti. In particolare c’è stato un aumento
di circa 30 euro per le tumulazioni, di circa 20 euro per le inumazioni
e ben 60 euro in più per le estumulazioni e inumazioni a terra delle salme.
Le famiglie dei cari dovranno, pertanto, sostenere il pagamento di cifre che
ammontano : per la tumulazione da un minimo di 171,60 euro a un massimo di 286
euro; per le inumazioni 171,60-228,80 euro; per le estumulazioni 343,20
euro e per i restanti servizi da un minimo di 114 euro a un massimo di 480 euro
circa.
Stabilito un aggiornamento delle tariffe, resta da risolvere un altro
fondamentale problema: lo spazio disponibile per usufruire dei servizi di
sepoltura. La soluzione che si sta adottando è quella di
richiedere un loculo “in prestito”, quindi una sistemazione provvisoria.
In più sono state considerate nulle le concessioni perpetue dei loculi e
degli ossari in stato d’abbandono, quindi è stato richiesto di svuotare
tali spazi ed assegnarli a nuove famiglie.
Ugualmente saranno presi in considerazione gli ossari, i loculi e le
cellette anonime di cui ancora nessuno ne ha rivendicato la proprietà. Per
un aumento dei decessi che continua a riscontrarsi, purtroppo, si spera di
recuperare spazio sufficiente e almeno la costruzione di 1834 nuovi loculi e
280 ossari nel “cimitero nuovo” , localizzato a sud-est dell’area
cimiteriale.
Questo progetto è stato approvato quasi cinque anni fa con un finanziamento
pari a 3 milioni e mezzo di euro. Nulla sembra smuoversi ancora. E tornano le
parole foscoliane: “All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di
pianto è forse men duro il sonno della morte?”