«Un gesto cattivo, da
condannare».
Hanno un sapore amaro le parole di esordio di Massimo Saracino, presidente della A.S.D. Virtus Bitonto, all’indomani del furto subìto nella sede di via Petrarca.
Nella notte tra mercoledì e giovedì, infatti, la casa delle V nere è stata oggetto di una visita
indesiderata, senza non poche conseguenze a livello economico.
Segnapunti elettronico, tute, borsoni,
divise, cassa audio, scarpe, faretti e compressore sono spariti dalla sede,
consegnando a tutto lo staff virtussino, presidente in testa, tanta amarezza e
sconforto.
«Non giustifico il
gesto, per carità, e potrei anche capire se si fosse trattato solo del segnapunti
elettronico, del compressore, dei faretti e della cassa audio, ma fatico a
comprendere perché hanno voluto colpire
i nostri bambini ed i nostri ragazzi. Borsoni, divise e tute non hanno
mercato e rendono questo gesto assolutamente inutile», continua Saracino.
Nel sopralluogo effettuato ieri mattina dallo staff della
Virtus, è balzato subito agli occhi come il lavoro compiuto dai malfattori sia
stato eseguito in maniera perfetta: nessun
segno di effrazione, ma solo qualche mattone, ai piedi della seracinesca, scalfito forse dall’operato di qualche arnese da scasso. L’accaduto è
stato, ovviamente, denunciato al locale Commissariato di Polizia di Stato.
«Gesti del genere non
meritano considerazione. Le associazioni vivono sull’entusiasmo dei bambini,
gli stessi a cui sono state sottratte tute e divise da gioco. Ma perché? Il danno economico è stato notevole, ma
quello morale è stato incommensurabile:
sarei davvero curioso di capire se, in effetti, ci fosse da parte degli altri
lo stesso sconcerto che ci sta accompagnando in queste ore. L’indifferenza
della gente fa male – conclude sconfortato il presidente delle V nere – e spero solo
che il gesto non resti tale, ma che sia considerato meschino non solo da
noi».
Un danno economico stimato intorno ai 2500 euro e che sicuramente creerà non pochi grattacapi allo staff
virtussino: il segnapunti elettronico è uno strumento obbligatorio per le gare
interne ed il cui costo si aggira, più o meno, intorno ad un terzo della stima
totale del danno.
Il tutto dev’essere ripristinato entro martedì pomeriggio,
data in cui la Under19 di coach Azzollini scenderà in campo per una gara di
campionato.
Creare un movimento, tirarlo su, coinvolgere bambini e
ragazzi con tanta allegria e disponibilità… e poi? Tutto sfuma per un gesto becero, cattivo ed inutile.
Dopo le attività commerciali, i sequestri di persona e gli
scippi, il mirino della malavita si sta spostando verso le associazioni
sportive, le vere case dei bambini?
I bambini sono sinonimo di gioia, purezza e spensieratezza, non dimentichiamolo.
Sottrarre
ad un bambino, con la forza dell’ignoranza, qualcosa che aspetta da tempo, che
lo fa sentire parte di un gruppo e che rappresenta il modo di condividere, con
altri coetanei, le stesse emozioni, rappresenta un gesto ignobile ed
ingiustificabile.
Il segnapunti si recupera, il compressore si acquista, ma ai piccoli cestisti chi glielo racconta che
le loro divise non ci sono più?