Lui ci ha provato. Ha raccolto tutte le istanze antieuropeiste che tumultuavano nel suo Paese ed ha indetto con coraggio il referendum fatidico.
La culla della nostra civiltà ha deciso di tagliare i ponti col vecchio continente.
Più un salto nel vuoto che in avanti.
Le manovre economiche per risollevare la Grecia s’annunciano severe, ma basta con l’austerity.
Almeno così sperano loro.
La grande sconfitta parrebbe essere la Germania, che, in realtà, alla fine non perde mai e sempre tutto comanda.
Così, la matita mordace di Pierfrancesco Uva partorisce una vignetta pungente e amara che raffigura la cancelliera tedesca Angela Merkel – bazza prominente, sì, ma forse persino meglio di quel che è dal vivo – che dona una cravatta singolare (“Oh cappio!“, avrebbe esclamato, sorpreso e prendingiro, il principe di ogni risata Antonio de Curtis in arte e per l’eternità Totò) ad un quasi allibito premier greco Alexis Tsipras.
Che non abbia fatto segretamente medesimo regalo la signora teutonica alle altre nazioni componenti l’Ue?
E’ la vera legge che impera nell’Unione Europea?
Chi lo sa…
Frattanto, possiamo sommergere di “mi piace” “La cravatta tedesca” alla pagina dedicata a “Una vignetta per l’Europa”, il concorso de L’Internazionale ov’è in gara il nostro Pier: http://intern.az/1p7V