Sarà la crisi, che tutto divora, dignità compresa, o la genetica inclinazione al crimine di alcuni, certo è che ci troviamo dinanzi ad un reato inutilmente crudele.
Raccontiamo.
Tempo fa, Rosaria Decaro e le sue amiche, sotto l’insegna del Partito delle Donne di Carlo De Lucia, s’erano messe di buzzo buono per alleviare le gravi condizioni di povertà in cui versano non poche famiglie bitontine (“anche se oggi molti si vergognano di essere in difficoltà e si chiudono in un silenzio che può solo peggiorare la loro situazione“, denuncia amareggiata la nostra combattiva concittadina).
Numerose le iniziative messe in atto da questo invitto gruppo: la raccolta firme per il reddito minimo garantito (ne servono almeno 3 mila, il tavolino ricomparirà in questi giorni in Piazza Aldo Moro), le spese solidali agli ingressi dei supermercati e, infine, i salvadanai – tipici scrigni di spiccioli per piccini – sui banconi di vari esercizi commerciali sparsi per la città. L’intento, nobile, è quello di donare un sorriso a Natale per i bambini dei nuclei familiari indigenti.
Ed è qui che scatta la stolta crudeltà che dicevamo in incipit di articolo.
In cinque negozi quella cassetta è scomparsa e non si sa bene quando, come e perché.
Si spera solo che siano finite in mani appartenenti ad individui che ne avevano davvero bisogno.
Altrimenti, si tratterebbe di odiosa e diabolica cattiveria…