La vulgata di questi giorni vuole che episodi come quello che stiamo per raccontarvi ne accadano un po’ ovunque.
E, in effetti, nessuno si permetterebbe di contraddire soloni ben più saggi di noi, dal momento che l’uomo è uomo a tutte le latitudini e l’occasione, si sa, lo rende ladro.
Tuttavia, non smettiamo di stigmatizzare questi fatti perché crediamo che il cammino verso la civiltà debba puntare sempre alla tappa successiva, mai arenarsi alla prima che pure illusoriamente viene scambiata per traguardo.
Di sicuro, continuiamo ad incontrare cittadini disperati e, spesso, in lacrime per i furti subiti.
Perché un evento così funesto non dev’essere tale solo se ti tocca in prima persona. Anzi, ogni crimine compiuto contro uno dei cittadini deve essere ritenuto un danno per l’intera comunità.
Dunque, un affezionato lettore, quasi con pudore, ci ha raccontato la disavventura capitatagli la scorsa settimana.
Appena rientrato dal lavoro, aveva posato il borsello nell’androne dell’ingresso di casa, in pieno centro storico, e aveva fatto un salto rapidissimo per comprare le sigarette.
Fatale è stato quell’attimo.
La mano rapidissima e furtiva del solito ignoto delinquente ha fatto sparire quella sacca con tutto quello che conteneva.
Valore dell’oggetto, ovviamente, non eccelso, però: chiavi perdute e tutte le serrature dell’abitazione da risistemare, portafogli con danari e documenti scomparso e quindi via con la trafila degli uffici per rifare tutto.
Per questo, soprattutto in tempo di crisi come questo che stiamo vivendo, è bene non sottovalutare queste tristissime storie.