Speciale Amministrative 2017. In questo spazio dedicato, presenteremo tutti i candidati che vorranno proporre, tramite la nostra redazione, il loro curriculum e le loro idee alla città.
“Il motivo che mi spinge a ripresentarmi come candidato consigliere è la volontà, concreta e forte, di continuare quell’esperienza di impegno per la città che ritengo sia stata proficua, non perché sono io ad affermarlo, ma è il giudizio di molti miei colleghi in Consiglio comunale”.
Francesco Mundo, professione ingegnere nonché docente all’Istituto tecnico tecnologico “Alessandro Volta” di Bitonto, si ripropone nel segno della continuità. Sempre tra le fila del Partito socialista, ma questa volta non sostenendo il sindaco uscente Michele Abbaticchio, ma il candidato del centrosinistra Emanuele Sannicandro.
“L’errore più grande commesso in questi cinque anni – sottolinea Mundo – è aver riposto fiducia in un progetto politico guidato da Abbaticchio, il quale a metà mandato ha dimostrato di non saper sostenere nell’interesse della città, ma finalizzato ad altri interessi. E forse, ripensandoci, dovevamo prenderne le distanze prima”.
“La cosa che invece mi rende più orgoglioso – prosegue – è aver messo a disposizione della città il mio tempo sottrandolo alla famiglia, alla professione, e agli amici, per l’interesse generale. Ho cercato di dare il meglio in vari campi, Ambiente in primis, ma soprattutto Urbanistica, ferma da oltre vent’anni, partendo dai problemi dei cittadini, non degli speculatori.
L’impegno si è profuso anche nel campo dei Lavori pubblici, dove durante tutto il mandato è mancato un assessore al ramo, nonostante le molteplici sollecitazioni fatte al primo cittadino”.
Quali sono gli impegni futuri, allora, se eletto a Palazzo Gentile?
“Continuare un percorso che è sotto gli occhi di tutti, a cominciare dalla prosecuzione della difesa del territorio, le sollecitazioni concrete in tema di Pianificazione urbanistica e territoriale, che va assecondata con atti concreti e non soltanto a parole, attenzione certosina all’Ambiente, inteso in senso generale perché quando si parla di questo tema si deve far riferimento anche alle attività produttive esistenti su Bitonto, in modo particolare a quelle agricole.
L’amministrazione Abbaticchio è stata caratterizzata dalla vacuità di iniziative a livello agricolo, dove siamo praticamente a livello zero.
E poi non si può non sottolineare l’aspetto riguardante le tensioni sociali, in quanto cominciano a emergere alcune tensioni in talune fasce della popolazione. Inclusione non è un sostantivo vuoto, e c’è da dire che dal Corteo storico dello scorso anno (la presenza di alcuni immigrati utilizzati per pulire i bisogni dei cavalli, ndr) a oggi, il bilancio si chiude in nettà negatività”.
Tutte cose da fare, quindi, in una città che rispetto a cinque anni fa, è in chiaroscuro: “Ci sono stati dei progressi – ragiona – grazie allo spirito di iniziativa dei singoli, perchè è mancata un’azione sinergica e programmata da parte di chi ci governa. La macchina amministrativa è stata depotenziata, come dimostra l’azzeramento dello sportello dei Fondi strutturali. Per non parlare poi di tutta la vicenda dello spostamento della scuola “Anna De Renzio”, che poteva essere risolta prima ma che è stata strumentalizzata dall’amministrazione comunale”