Il Comune di Bitonto progetta un nuovo servizio per aiutare i cittadini bisognosi in questo periodo di emergenza sanitaria e sociale.
Con il progetto “Ristoacasa” sarà attivata, infatti, una rete di ristoratori, che garantirà ogni giorno un servizio di consegna pasti caldi a domicilio per utenti dei servizi sociali comunali, individuati, principalmente, tra anziani, disabili e adulti non autosufficienti e/o soli, fruitori dei servizi di assistenza domiciliare ADI e SAD, che attualmente sono sospesi proprio a causa dell’emergenza Covid-19.
L’Assessorato al Welfare ha, quindi, provveduto a lanciare un avviso pubblico per la creazione di un elenco aperto di pubblici esercizi della ristorazione e somministrazione di alimenti, che intendono collaborare alla realizzazione del progetto di solidarietà alimentare.
L’invito si rivolge agli operatori economici delle categorie “ristorazione con somministrazione” (codice Ateco 561011) e “catering” (codice Ateco 562100) ovvero con autorizzazione amministrativa per la somministrazione; in ogni caso dovranno avere un numero medio di 3 assunti (compresi soci e titolari) nell’anno 2019.
Gli interessati potranno manifestare la propria disponibilità, compilando e sottoscrivendo la modulistica allegata all’avviso pubblico consultabile all’albo pretorio online del Comune (categoria: avvisi comunali).
La documentazione va inviata all’indirizzo mail: soccorsoalimentare@comune.bitonto.ba.it.
L’avviso è aperto e, pertanto, non ha scadenza: un primo elenco di operatori accreditati sarà pubblicato sul sito internet del Comune di Bitonto venerdì 10 aprile 2020; l’aggiornamento sarà periodico, in caso di nuove adesioni.
Gli operatori inseriti nell’elenco provvederanno, garantendo l’osservanza delle misure sanitarie e di prevenzione imposte per contrastare la diffusione dell’epidemia, a consegnare a casa dei cittadini beneficiari pasti caldi, che comprenderanno un primo, un secondo con contorno, frutta e acqua. Per ogni pasto consegnato il Comune riconoscerà all’esercente un costo di 10 euro: fatturazione e rendicontazione avranno cadenza quindicinale.
I pasti dovranno essere preparati seguendo le indicazioni della vigente normativa in materia alimentare e, in particolare, le “Linee Guida per l’educazione alimentare, ristorazione collettiva ed attività fisica” della Regione Puglia.
“Questo nuovo progetto – sottolinea il sindaco Michele Abbaticchio – nasce con l’intento di fornire un’ulteriore risposta concreta ed immediata ad una significativa porzione della nostra comunità, poco nota perché non ha nemmeno la forza di chiedere, che vive in condizioni di obiettiva fragilità ed è esposta, pertanto, a maggiore sofferenza per le conseguenze dell’emergenza sociale legata alla grave epidemia in atto. Insieme alla misura dei buoni spesa alimentare per le famiglie in difficoltà va a completare un importante piano di pronto intervento sociale, che concretizza la nostra volontà di non lasciare nessuno indietro in questo momento particolarmente difficile per tutti”.