«Siamo
costretti a barricarci in casa per non subire punture di zanzare e
insetti vari (nello scorso periodo estivo è stato un vero martirio),
oltre poi a dover convivere spiacevolmente con enormi ratti che,
indisturbati, passeggiano sulle ringhiere dei balconi».
A
scrivere, in una nota destinata al sindaco Michele Abbaticchio,
all’assessore all’Ambiente Domenico Incantalupo e al direttore del
servizio igiene e sanità pubblica Pasquale Drago, è Franco Tassari, sindacalista, primo firmatario della petizione e rappresentante dei residenti di via Raffaele Abbaticchio e
Via Megra. Nel documento si chiedono interventi di disinfestazione, derattizzazione
e bonifica ambientale e sanitaria della zona che comprende i
complessi residenziali ubicati oltre il ponte si Santa Teresa «a
ridosso del fiume Tiflis e dunque del “Parco Regionale Lama
Balice”, di cui tanto si parla e poco si fa».
Richieste
a cui fa seguito la raccolta delle firme per sollecitare i suddetti
interventi.
A
testimonianza dei disagi subiti dagli abitanti della zona, il
docuemnto ricorda «il
tristissimo episodio avvenuto alla fine del 2009: sversamenti di
liquami fognari sotto il ponte Santa Teresa fino ad arrivare nei
pressi dell’Istituto Maria Cristina».
Un episodio in segito al quale il dottor Drago aveva riscontrato
«seri
rischi sanitari connessi al proliferare della zanzara tigre, in grado
di diffondere malattie infettive»,
sollecitando l’operazione di bonifica ambientale.
«Da
informazioni in nostro possesso, risulterebbe effettuato dall’Aqp un
semplice drenaggio dei fluidi –
denuncia la nota –. Risulta
documentazione dell’eventuale avvenuta bonifica del sito imposta dal
dottor Drago?».
E
ancora: «Nella
nostra città ci sono tante associazioni ambientaliste (Legambiente,
Tracce Verdi, Fare Verde, Inachis e altre) che organizzano escursioni
lungo il tratto di Lama Balice. Siamo certi che in quelle zone
vengano rispettate le normative igienico-sanitarie?».
I
residenti fanno notare, inoltre, che «nel
retro della scuola elementare ci sono alberi i cui rami ormai
piombano nelle abitazioni adiacenti e cassonetti per l’immondizia del
tutto fatiscenti e scoperchiati. È possibile che nessuno ritenga
opportuno intervenire?».
Gli
autori riferiscono anche di aver sollevato la questione presso gli
organi competenti: «Ma
ad oggi niente di niente. Rimaniamo come sempre cittadini di serie
B».