Affaire nomina del
presidente all’Istituto “Maria Cristina di Savoia”. Dal coordinatore regionale del
Partito Democratico, Giovanni Procacci, riceviamo e volentieri pubblichiamo.
“Questa volta non intendo
tacere! Anche perché è giusto che i cittadini sappiano…
Da anni non mi occupo di
politica locale, nè ho mai rilasciato dichiarazioni sulle vicende
amministrative di Bitonto, nè ho mai commentato l’azione di governo che si
conduce nella città. Mi sono soltanto limitato privatamente a sollecitare una
ricomposizione del centrosinistra o quanto meno l’inizio di un percorso che
portasse a un clima di dialogo tra forze politiche che in Puglia da sempre sono
stabilmente alleate.
Ultimamente, spinto anche
da non pochi cittadini, mi sono adoperato per concorrere a sanare la grave
situazione in cui versa l’istituto Maria Cristina di Savoia. Da tempo infatti
quell’Istituto è senza presidente, con un deficit che ammonta – mi dicono – a
circa cinquecentomila euro e con il personale che da mesi non percepisce lo
stipendio.
Non ho mosso i miei passi
come coordinatore regionale del PD, ma semplicemente come cittadino, ritenendo
che la politica debba rimanere fuori il più possibile da certe nomine che – a
mio avviso – vanno affidate con l’esclusivo criterio della competenza,
soprattutto quando si tratta di rimuovere situazioni così difficili.
Ho chiesto pertanto al
mio amico Donato Pentassuglia, assessore regionale al ramo, di predisporre
quanto prima il decreto perchè si procedesse alla nomina che comunque spetta al
Presidente della Regione. Contestualmente, dopo averne anche parlato con il
sindaco di Bitonto, ricevendone un “magari!… sarebbe una bella
nomina!”, ho consigliato all’assessore e al presidente Vendola il nome del
prof. Nicola Pice che per esperienza e competenza mi sembra la figura ideale
per ricoprire tale incarico. Precisavo inoltre ai miei interlocutori che l’ex
sindaco non è iscritto a nessun partito e che da anni non fa più politica
attiva e che se proprio avessero voluto indicare altro nome lo avessero scelto
di pari o superiore competenza, vista la delicata situazione in cui versa
quell’Istituto.
Alle ore 17,28 di martedì
3 marzo l’assessore Pentassuglia mi comunicava telefonicamente che, in accordo
con Vendola, la nomina di Pice era andata in porto, nonostante le pressioni da
parte del sindaco di Bitonto per la nomina di Vito Masciale, attualmente
assessore. Mercoledì 4 marzo alle ore13,30 apprendevo da un consigliere
regionale che il nome di Pice era stato successivamente sostituito con quello
di Masciale!
Che cosa è intervenuto?
Certamente una pressione di parte che ha indotto Vendola a rivedere la
posizione. Pressioni che tra poco meno di due mesi, dopo le elezioni regionali,
saranno solo uno spiacevole ricordo! E’ vero infatti che siamo in un clima
preelettorale, ma questo non giustifica una pagina di brutta politica!
Credo che i prossimi
giorni ci dimostreranno come la Presidenza del Maria Cristina sia entrata nel
calderone della politica locale e nel preannunciato rimpasto in giunta. Sono
certo che Masciale si dimetterà da assessore e sarà sostituito da altra figura
per equilibri interni alla maggioranza.
Naturalmente…niente di
personale nè con il sindaco, nè con l’assessore Masciale! Del resto da domani
tornerò a non occuparmi di politica locale! Ho semplicemente raccontato, senza
commentare, fatti, perchè credo doveroso far sì che i cittadini conoscano
questa brutta storia che riguarda una istituzione di carità e solidarietà che
dal 1852 opera nella nostra terra e che oggi rischia di chiudere i battenti”.