Tante, negli ultimi mesi, le operazioni di diretto e fermo contrasto ai diffusi episodi criminosi nelle campagne bitontine da parte del consorzio “La Vigile Rurale”. Negli ultimi giorni, in particolare, si segnalano due interventi mirati a colpire l’ampio fenomeno del furto di olive da alberi siti nell’agro locale. Interventi messi a punto da pattuglie in appostamento.
Il 28 febbraio, nelle ore della prima mattinata, presso la contrada Bosco delle Vergini, due uomini, rispettivamente di anni 48 e 20, provenienti da Terlizzi e Molfetta, vengono fermati perché colti in flagranza dalle guardie della “Vigile Rurale” durante furto di 250 kg di olive, conservate in tre sacchi, reato per il cui compimento sono stati anche sensibilmente danneggiati gli alberi da cui sono state furtivamente estratte le olive.
Merce poi riconsegnata al proprietario legittimo.
I fermati, legati da parentela in quanto suocero e genero, erano muniti di due verghe in metallo e due teli di plastica, oltre a sacchi e secchi. Erano a bordo di una Ford Fiesta. Sono stati consegnati ai Carabinieri di Bitonto, prontamente intervenuti sul posto. Il 29 febbraio, invece, a metà mattinata, in contrada Bavotta, bloccato un ingente furto di olive (ben 550 kg in sei sacchi).
Due i responsabili, sorpresi da una volante del consorzio “La Vigile Rurale”: uno fermato, l’altro dileguato. Entrambi di nazionalità straniera. Anch’essi risultavano dotati di bastoni, sacchi e telo di plastica: attrezzatura con cui hanno rubato le olive e seriamente leso gli ulivi. È intervenuta una gazzella dei Carabinieri di Bitonto, allertata dalla “Vigile Rurale”.
Il 2016 si era aperto, già il 7 gennaio, con il fermo, in via Giovinazzo, ad opera degli uomini della “Vigile Rurale”, di un cittadino italiano, classe ’89, per un furto -appena cominciato e dunque interrotto sul nascere- di olive, seguiti da altri tentativi di furto prontamente sventati il 25 gennaio e il 1 febbraio.